Assalto dei teppisti-writers, firme e sgorbi dappertutto. In centro decine di palazzi imbrattati da giovani con vernici spray

Le scritte in via San Martino ad Ancona
ANCONA - Altro che writers: sono vandali scatenati, armati di bombolette di vernice spray. Hanno ricoperto di scritte e sgorbi buona parte delle facciate dei palazzi del centro....

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ANCONA - Altro che writers: sono vandali scatenati, armati di bombolette di vernice spray. Hanno ricoperto di scritte e sgorbi buona parte delle facciate dei palazzi del centro. C’è una grossa differenza tra i writers e i teppisti che non trovano di meglio che imbrattare pareti. I veri writers, come accaduto in via Cialdini e nel quartiere di Capodimonte, con la loro arte hanno recuperato alcuni angoli seminascosti del capoluogo che erano finiti nel dimenticatoio. Vere e proprie opere che hanno cambiato la fisionomia di strade e palazzi. 

 
I codici 
Gli altri invece sono vandali a tutti gli effetti che non esitano a lasciare sui muri dei palazzi firme e scritte spesso incomprensibili. Un linguaggio difficile da comprendere così come è difficile interpretare certe diciture. Se un tempo le scritte sui palazzi erano di matrice calcistica o di ispirazione politica, oggi si preferisce lasciare delle sigle in codice. Trovare delle frasi con un minimo di senso compiuto sta diventando una rarità.

Dalle parti di via della Ricostruzione tanti graffiti portano la firma di un gruppo che ama definirsi Piano Gang, mentre in corso Amendola spicca un “Buongiorno Amore”, ma in fin dei conti questo molto probabilmente è stato un sentimento piuttosto breve per il semplice fatto che la stessa dichiarazione è stata poi cancellata e ricoperta da altra vernice. Una cosa è certa: non c’è angolo di Ancona che non sia finito nel mirino dei teppisti.

Oltre che in corso Amendola, altri mega scarabocchi hanno ricoperto le facciate dei palazzi di via Volterra, nei pressi della pineta del Passetto. Nello stesso quartiere Adriatico vandali scatenati hanno lasciato il segno in via Rismondo e in via Damiano Chiesa. In via Fazioli, parallela di corso Amendola, è stata imbrattata l’entrata di un condominio. I teppisti scatenati hanno colpito anche in via Giannelli, senza risparmiare i palazzi delle istituzioni, come il Tribunale dei Minori o la Corte dei Conti. Raid che molto probabilmente vengono attuati nel cuore della notte.

La riprova sono le scritte realizzate a circa 4 metri di altezza in piazza Pertini, nel palazzo che ospita gli uffici finanziari. Sempre in quella zona sono state prese di mira le serrande dei negozi che si trovano all’inizio di via Montebello, angolo via Veneto. Scritte che non mancano neppure lungo le scalette di collegamento tra via Montebello e via San Martino e nei pressi della multisala Goldoni. E proprio in questa zona alcuni stabili sono stati imbrattati qualche settimana fa, rovinando la tinteggiatura appena pagata dagli inquilini.

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Corriere Adriatico