Vaccini al gelo: appena 5 gradi al Paolinelli. La disperazione dei medici: «È insostenibile»

Il sopralluogo al Grotte Center per reperire un nuovo hub vaccinale
ANCONA  - Una profilassi da brividi. Al Paolinelli, in attesa che si concretizzi l’alternativa di un nuovo hub vaccinale, va in scena il copione di sempre. Lunghe file...

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ANCONA  - Una profilassi da brividi. Al Paolinelli, in attesa che si concretizzi l’alternativa di un nuovo hub vaccinale, va in scena il copione di sempre. Lunghe file che s’allungano fino al piazzale di fronte al centro di via Schiavoni, all’interno del quale la temperatura non va oltre i cinque gradi.

 

«Il freddo è un problema praticamente insostenibile», commenta un medico impegnato in una delle cinque linee che, a fine giornata, arrivano a garantire la somministrazione di 1.100 dosi. Ironia del destino. Si tratta della stessa cifra, convertita in euro, corrisposta ai camici bianchi per far parte di quella squadra, intirizzita, della profilassi di massa. 


L’ingranaggio della Baraccola, arrivato alle battute finali, continua a girare. Veloce. Le postazioni per distribuire la pozione anti-Covid sono cinque alla mattina e altrettante il pomeriggio. Sempre, domenica esclusa, dalle 8 alle 13 e poi ancora dalle 14 alle 19. Da oggi, 1° dicembre, tornano in turno i volontari della Protezione civile. La parola d’ordine è tirare il motore al massimo. Per scoraggiare un virus che non si schioda. Tant’è che i positivi continuano a crescere. A Torrette, ieri, si contavano 29 contagiati, di cui tre in terapia intensiva. All’Inrca erano quattro, e sei al Salesi: oltre alla 13enne in Rianimazione, c’erano quattro bambini che fronteggiavano il Coronavirus in pediatria e una mamma in ginecologia. 


Un sopralluogo lampo. Ieri, nel pomeriggio, al Grotte Center si sono dati appuntamento Oriano Mercante, sindaco di Camerano, un rappresentante Asur e un funzionario regionale della Protezione civile. L’obiettivo di quella visita esprimeva un’idea ancora tutta in divenire: testare la funzionalità del centro commerciale che si apre nella zona dell’Aspio Terme. Potrebbe essere quello il luogo predestinato a ospitare il futuro punto vaccinale quando al Paolinelli si bloccherà la macchina della prevenzione, a fine dicembre. Uno stop per criticità tecniche e logistiche. L’ipotesi è già tracciata: l’hub del domani potrebbe essere allestito nella sala, ampia, che in questi giorni verrà occupata dai tradizionali mercatini natalizi. Come succedeva in passato. Un passaggio, quello di ieri, che tuttavia non ha nulla di definitivo. «I locali sono ideali allo scopo, ma l’Asur deve decidere se può attendere fino alla metà di gennaio, quando verranno liberati dalla scenografia delle feste». Il primo cittadino ribadisce. «Noi, la nostra disponibilità l’abbiamo data». In questa terra di mezzo, al Paolinelli prosegue la profilassi. Da brividi.

 

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Corriere Adriatico