Termosifoni out a scuola, i professori ai ragazzi: «Copritevi». C’è lo sciopero ad Ancona

Termosifoni out ad Ancona, i professori ai ragazzi: «Copritevi». C’è lo sciopero
ANCONA In mezza scuola i termosifoni non funzionano e scatta lo sciopero. È successo ieri all’Istituto superiore Vanvitelli Stracca Angelini dove, a dire dei...

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ANCONA In mezza scuola i termosifoni non funzionano e scatta lo sciopero. È successo ieri all’Istituto superiore Vanvitelli Stracca Angelini dove, a dire dei genitori, al momento del ritorno sui banchi dopo le vacanze di Natale gli studenti del plesso A avrebbero trovato i caloriferi spenti. Una situazione che, nonostante le segnalazioni fatte alla scuola, si sarebbe protratta fino a ieri, inducendo parte dei ragazzi a disertare le aule. A metà mattinata il problema appariva risolto.

 

«Era successo già a novembre che l’impianto di riscaldamento desse dei grattacapi, ma finché le temperature esterne si sono mantenute gradevoli la situazione era sostenibile - hanno evidenziato i genitori. - Ora che sono precipitate, in aula non ci si sta». A riprova delle loro parole, la foto di un termometro, portato a scuola da uno degli studenti, che segna 13 gradi.

«Per tutta risposta gli insegnanti hanno detto ai ragazzi di coprirsi di più - continuano i genitori - senza pensare a soluzioni alternative come stufette o il trasferimento in altri spazi, mentre dalla scuola è arrivata una comunicazione nella quale riferivano di aver segnalato il problema alla Provincia, ma che la situazione non era così critica». Circostanza, quest’ultima, confermata dal dirigente Francesco Savore: «Alla scuola la segnalazione che qualcosa non andava è arrivata giovedì. A quel punto ho chiesto ai tecnici di fare delle verifiche, dalle quali è emerso che i termosifoni del plesso A erano tiepidi, non spenti, e che la temperatura nelle aule era di 17-18 gradi, e non i 13 rilevati dagli studenti. Nonostante ciò, ho inviato tramite Pec una richiesta di intervento all’ente competente, ovvero la Provincia».

Ventiquattro ore dopo i termosifoni erano di nuovo caldi e la temperatura nelle aule di circa 20 gradi, ma nel frattempo diversi ragazzi avevano già deciso di non recarsi a scuola. «L’impianto è tornato a regime ieri a metà mattinata, non so se da solo o per un intervento da remoto della ditta incaricata della manutenzione - riferisce Savore. - Si tratta di un impianto ormai vetusto. Perciò auspico che la Provincia provveda ad una sua sostituzione». Le soluzioni di emergenza? il preside evidenzia come ci siano 36 ambienti per 39 classi, spostamento impossibile. Di stufette ne servirebbero due per aula e l’istituto non ne ha oltre 70.

 

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Corriere Adriatico