Ancona, sfonda la porta e dà una testata alla ex: fermato con il braccialetto elettronico

Sfonda la porta e dà una testata alla ex: fermato con il braccialetto elettronico
ANCONA  - Un inferno in casa, durato sei anni. E fatto di minacce, soprusi e percosse avvenute anche davanti ai figli minori. L’exploit della violenza lo scorso...

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ANCONA  - Un inferno in casa, durato sei anni. E fatto di minacce, soprusi e percosse avvenute anche davanti ai figli minori. L’exploit della violenza lo scorso settembre, quando avrebbe sfondato la porta di casa e sferrato una testata all’ex compagna. All’incubo della donna hanno messo fine gli agenti della Squadra Mobile, i quali hanno recapitato all’uomo, un 44enne anconetano, la misura cautelare stabilita dal gip. 

 

Il dispositivo


L’uomo dovrà tenersi distante dalla vittima almeno 500 metri. Gli è stato anche applicato il braccialetto elettronico: lancerà un alert nel caso la misura dovesse essere violata. I fatti contestati dalla procura dopo la denuncia della donna partono dal 201 7, quando la coppia stava ancora convivendo. Stando a quanto emerso nel corso dell’indagine, la donna sarebbe stata assalita da continue violenze verbali e sopraffazioni psicologiche. Tali soprusi si sarebbero poi trasformati in violenze fisiche, avvenute anche alla presenza dei figli minorenni della coppia. 


La convivenza, considerando il clima di tensione tra le mura domestiche, si è interrotta nell’agosto del 2022. La decisione di denunciare l’ex convivente è scaturita dopo l’episodio avvenuto lo scorso settembre. 

 


La donna ha raccontato che l’ex ha praticamente fatto irruzione nella abitazione, prendendo a calci la porta fino a sfondarla. Una volta dentro casa, lui le avrebbe dato una testata sul naso per poi darsi alla fuga. Non prima di aver minacciato di morte l’ex compagna. Dopo la violenza subita, la donna aveva deciso di andare in questura e sporgere denuncia. L’attività investigativa della Squadra Mobile è culminata con l’applicazione della misura del divieto di avvicinamento a carico dell’uomo, a non meno di 500 metri dalla ex convivente, dall’attuale abitazione e dal luogo dove lavora. Con tanto di braccialetto elettronico. 

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Corriere Adriatico