Ancona, perseguitata dagli amici del suo ex. «Scimmia»: stop a 3 stalker albanesi

Perseguitata dagli amici del suo ex. «Scimmia»: stop a 3 stalker albanesi
ANCONA  - La perseguitavano, di persona e sui social. Quando la vedevano per strada la insultavano. «Scimmia», le urlavano, insieme ad altri beceri epiteti legati...

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ANCONA  - La perseguitavano, di persona e sui social. Quando la vedevano per strada la insultavano. «Scimmia», le urlavano, insieme ad altri beceri epiteti legati al colore della sua pelle. Volevano fargliela pagare per aver lasciato un loro amico e, soprattutto, per averlo denunciato per una serie di violenze subite, fisiche e psicologiche. Una vera e propria vendetta, perpetrata anche sul web con attacchi ai suoi profili social. Lei, spaventata e stanca di subire queste continue angherie, ha deciso di rivolgersi alla polizia. La sua disperata richiesta d’aiuto ha trovato una pronta risposta. 

 
La misura


Il questore Cesare Capocasa, infatti, ha sventolato il cartellino giallo in faccia a tre albanesi, accusati di stalking nei confronti della 35enne, residente ad Ancona. L’ammonimento, come è definito in termini tecnici il provvedimento, rappresenta a tutti gli effetti un monito formale: se i responsabili delle condotte persecutorie dovessero continuare ad infastidire la vittima, allora per loro potrebbe scattare in automatico una denuncia per stalking, con tutte le conseguenze penali del caso. La misura si è resa necessaria per imporre un immediato alt ai tre albanesi, tutti fra i 30 e i 40 anni, che evidentemente volevano vendicarsi per conto del loro amico, lasciato dalla ex fidanzata e da lei denunciato.


Secondo quanto raccontato alla polizia, la vittima sarebbe stata maltrattata per lungo tempo dal compagno. Un amore malato, fatto di vessazioni e aggressioni verbali e fisiche. Piombata nell’inferno, per un periodo la 35enne ha resistito, è andata avanti. Ma poi ha deciso di ribellarsi ad una relazione fatta di soprusi e ha trovato la forza di denunciare il fidanzato per le violenze subite. Pensava che questo atto di coraggio avrebbe rappresentato la fine di un incubo. Per certi versi lo è stato, ma poi ha dovuto fare i conti con la reazione degli amici del suo ex che hanno preso il suo posto nella veste di aguzzini.

L'incubo dopo la denuncia

Dopo essere venuti a conoscenza della denuncia, hanno cominciato a prendere di mira la donna, a seguirla per spaventarla e ad insultarla per strada, anche in presenza dei suoi familiari e conoscenti. La tormentavano perfino sui social, con battute, allusioni, accuse maligne e offese di stampo razziale, dandole della “scimmia” solo perché aveva trovato il coraggio di porre fine ad una relazione tossica.

Così, terrorizzata, ha deciso di chiedere di nuovo aiuto alla polizia. A seguito dell’istruttoria condotta dalla Divisione Anticrimine, il questore ha emesso gli ammonimenti a carico dei tre albanesi-stalker, nella speranza che bastino per fermarli. «Ogni donna ha il diritto di essere libera e autodeterminarsi - commenta Capocasa -, senza dover subite umiliazioni o pressioni». 

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Corriere Adriatico