Nei massaggi hard era previsto anche il “lieto fine”: sigilli al centro cinese del Piano

Nei massaggi hard era previsto anche il “lieto fine”: sigilli al centro cinese del Piano
ANCONA  - Il cliente poteva scegliere tra due opzioni: il massaggio classico, decontratturante e rilassante, o quello decisamente più hot, con un finale a sorpresa, il...

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ANCONA  - Il cliente poteva scegliere tra due opzioni: il massaggio classico, decontratturante e rilassante, o quello decisamente più hot, con un finale a sorpresa, il cosiddetto “happy ending”. Per il secondo trattamento veniva richiesta ovviamente una maggiorazione di prezzo, più o meno il doppio rispetto alla consueta manipolazione, per una spesa di circa 50 euro.

 

Secondo gli investigatori, ogni giorno decine di clienti si rivolgevano, per un’oretta di relax, al centro “benessere” cinese del Piano. Ma ora dovranno farne a meno perché la polizia ha provveduto a chiuderlo con i sigilli. 


I sigilli 
Adesso sono guai per la titolare del “Centro Massaggi” di via Vinicio Rossi. La donna, una quarantenne cinese, è stata denunciata a piede libero per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Secondo quanto ricostruito dagli 007 della Squadra Mobile dorica, in collaborazione con i colleghi della Divisione Amministrativa, la commerciante traeva cospicui profitti facendo prostituire una sua dipendente di pochi anni più giovane. Di fatto, la induceva a compiere atti sessuali con i suoi clienti, disposti a pagare una tariffa più alta per cercare emozioni più forti rispetto ai brividi di un massaggio classico, fino a 50 euro per il trattamento “speciale” con sorpresa finale, che veniva eseguito su un comodo lettino. 


La ricostruzione 
Le indagini sono andate avanti per diverse settimane da parte dei poliziotti, con appostamenti e riprese, fino a che gli agenti in borghese non sono entrati nel locale fingendosi clienti. E a quel punto la verità è venuta a galla. Raccolte prove sufficienti, la Squadra Mobile, su disposizione del gip e sulle risultanze delle indagini coordinate dalla Procura di Ancona con il pm Marco Pucilli, ieri mattina ha apposto i sigilli al centro massaggi di via Vinicio Rossi, mentre gli agenti della Divisione Amministrativa si sono occupati di analizzare il contenuto e la qualità dei prodotti utilizzati dalle massaggiatrici per i loro trattamenti. 


I precedenti 
Quello del Piano è l’ennesimo centro benessere a luci rosse scoperto dalle forze dell’ordine. Nel 2019 destò scalpore la chiusura di un centro olistico alla Baraccola, i cui titolari - una coppia foggiana - furono arrestati perché i trattamenti tantrici, secondo gli inquirenti, mascheravano in realtà atti sessuali pagati fino a 100 euro l’uno. Pochi mesi prima la polizia locale aveva scoperto un giro di prostituzione in un centro massaggi di Torrette, vicino a un asilo nido: finì in manette una cinese di 45 anni che guadagnava fino a 15mila euro al mese facendo prostituire le sue giovani clienti, in particolare grazie alla specialità della casa, un massaggio a quattro mani all’interno di una vasca.

Al Piano, invece, qualche tempo fa i sigilli scattarono in un altro centro massaggi cinese di corso Carlo Alberto, a due passi dalla chiesa dei Salesiani. Una città a luci rosse, dove il mercato del sesso è ormai senza tabù, anche se si cela dietro la vetrina di attività commerciali trasformate in vere e proprie case del piacere. 

 

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Corriere Adriatico