Maltrattamenti contro il padre e la madre: scattano le manette per il figlio di 25 anni

Maltrattamenti contro il padre e la madre: scattano le manette per il figlio di 25 anni
ANCONA - Di quelle storie che fanno male. Verso le 12.30 di martedì, i poliziotti della Squadra Volanti raggiungevano via Torresi presso un esercizio commerciale, a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Di quelle storie che fanno male. Verso le 12.30 di martedì, i poliziotti della Squadra Volanti raggiungevano via Torresi presso un esercizio commerciale, a seguito di segnalazione da parte del titolare che aveva problemi con il figlio. Quest’ultimo stava dando in escandescenza perché il padre si rifiutava di cedergli la somma di denaro pretesa.

Sul posto gli agenti notavano chiaramente il figlio, 25enne, che si trovava davanti alla porta d’ingresso del negozio intento a gesticolare con le braccia verso qualcuno che si trovava all’interno e, con fare agitato, proferiva frasi ingiuriose e minacciose.

Il ragazzo veniva invitato dagli agenti ad allontanarsi dall’ingresso dell’esercizio ma, di risposta, sbraitando verso il padre e la madre, che rimanevano in silenzio, colpiva con un calcio la porta d’ingresso e si allontanava.

In relazione ai motivi che lo portavano a litigare con i genitori, il ragazzo non forniva alcuna giustificazione e, mantenendo un comportamento irrequieto e irascibile, tentava di raggiungere nuovamente l’esercizio, senza tuttavia riuscirci in quanto veniva trattenuto dagli operatori.

Malgrado il suo comportamento ostile anche nei confronti dei poliziotti che tentavano di riportarlo alla calma, il ragazzo esprimeva la sua ostilità nei confronti dei genitori che a suo dire dovevano immediatamente consegnargli il denaro che gli aveva chiesto e che, avendo chiamato la Polizia, avrebbero ricevuto gravi ritorsioni.

Dopo i vani tentativi di riportarlo alla calma, il ragazzo, vedendo uscire dal negozio il padre, faceva uno scatto come per raggiungerlo. La sua azione veniva tuttavia interrotta da un poliziotto che si portava davanti a lui e lo fermava. Il poliziotto veniva spintonato con forza dal ragazzo, che iniziava a sferrare gomitate e calci.

Accompagnato in Questura, il giovane veniva sottoposto ai dovuti accertamenti dai quali emergeva che lo stesso era destinatario di numerosi precedenti penali e di Polizia tra cui, in atto, un avviso orale emesso dal Questore di Ancona nonché un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Ancona fino al 2024. Inoltre, risultava avere a proprio carico una condanna per spaccio di sostanze stupefacenti, precedenti per danneggiamenti, reati contro la persona, in particolare commessi contro i propri familiari. Il ragazzo, infatti, con problemi legati alla tossicodipendenza, si era già reso responsabile di minacce aggravate nonché di maltrattamenti in famiglia.

Dagli accertamenti emergeva una situazione familiare difficile che rendeva impossibile la vita dei due genitori i quali, in più occasioni, si sono trovati costretti a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine al fine placare o interrompere le condotte violente messe in atto dal figlio.

Ciò che destava maggior preoccupazione era l’escalation di violenza che poteva mettere in pericolo l’incolumità dei genitori. Pertanto, il ragazzo veniva tratto in arresto e tradotto presso il carcere di Montacuto per il reato di maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione, e veniva deferito per violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale nonché per violazione delle Misure di Prevenzione sullo stesso gravanti

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico