Domani c’è il primo matrimonio ma le nozze sono a ostacoli e c’è chi si arrende e rinvia la cerimonia

Matrimoni, ancora problemi a causa della pandemia di Coronavirus
ANCONA - Via libera da oggi a matrimoni e cerimonie. Ma sarà tutt’altro che una festa. La burocrazia sanitaria mette in crisi gestori delle strutture e futuri sposi....

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ANCONA - Via libera da oggi a matrimoni e cerimonie. Ma sarà tutt’altro che una festa. La burocrazia sanitaria mette in crisi gestori delle strutture e futuri sposi. Molti rinviano ulteriormente al 2022, rischiando penali contrattuali. Altri, invece, optano per cerimonie light con poche decine di invitati. Cosa che lascia l’amaro in bocca ai titolari delle grandi strutture che vedono sfumare gli incassi di un tempo. Intanto gli operatori si preparano a ricevere i primi ospiti già in settimana.

 

A Sirolo è il ristorante Villa Clelia ad esordire con una cerimonia di matrimonio fissata già per domani. 


Le regole 
Le linee guida sono molto stringenti: green pass per tutti gli invitati, niente ballo, obbligo di mascherine e distanziamento. E, a quanto sembra, a mettere i bastoni tra le ruote è proprio il lasciapassare, che si ottiene esibendo l’attestazione di aver ricevuto almeno una dose del vaccino nei 15 giorni precedenti la cerimonia, oppure un tampone negativo nelle 48 ore antecedenti. Altrimenti un certificato che testimoni di aver avuto e superato l’infezione da covid. «Sarà una gran fatica per noi far rispettare le regole - afferma Eros Renzetti del Fortino Napoleonico - sono di difficile interpretazione e ci toccherà fare la figura degli sceriffi». «Ammetto che siamo un po’ delusi - afferma Chiara Tucci, titolare di Villa Clelia - ci aspettavamo meno forzature». Altra regola ferrea: niente mani sul buffet. «Dovrà essere servito dal nostro personale - continua Renzetti - tutti questi step non fanno che appesantire l’organizzazione del servizio, anche se ormai siamo preparati. Certe misure le abbiamo già adottate in diverse occasioni». 


I matrimoni in tempo di pandemia, inoltre, prevedono l’inserimento di alcune figure professionali inedite: il covid manager su tutti, ovvero colui che controlla che tutte le norme siano rispettate. A partire dall’esibizione del green pass all’ingresso. «Il personale non te lo inventi - commenta Renzetti - da noi è altamente professionalizzato, ma abbiamo dovuto formarlo adeguatamente per prepararlo a tutte queste nuove regole». «E’ previsto un responsabile per ogni 50 persone - precisa Tucci - ovvero una figura che monitori il corretto svolgimento della cerimonia. E poi bisogna registrare i contatti di tutti i presenti e tenere i dati in archivio per 15 giorni». 


Niente ballo 


Musica sì, ma niente ballo. E’ questo l’ulteriore impedimento che fa storcere il naso a molti futuri sposi. «La Siae rilascia il permesso di intrattenimento non danzante - racconta Tucci - e noi dobbiamo sottoscrivere che per quel tipo di evento effettueremo musica da ascolto e senza ballo». Non sarà facile durante una cerimonia, tra brindisi e festeggiamenti, obbligare i commensali a non lasciare i posti a sedere per concedersi qualche allegro passo di danza. «Sarà faticoso stare dietro a tutte le restrizioni - dice Renzetti - ma ci atterremo in maniera letterale a tutto». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico