OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA - In dieci anni quasi 250.000 euro. Tanto ha speso il comune di Ancona per la rimozione dei cosiddetti rifiuti ingombranti, tra le vie del centro e la periferia. Le discariche abusive hanno un costo extra non indifferente per l’intera comunità, non essendo contemplata la loro rimozione nei servisi in convenzione tra il comune di Ancona e Anconambiente.
Un problema che negli ultimi tempi sembra divenuto una vera e propria emergenza a giudicare dal numero degli interventi che effettua il personale di Anconambiente per rimuovere letti, divani, armadi, scrivanie. reti e tutto quello che non serve più in una casa, materiale abbandonato dove capita.
Il ritiro gratuito
Nonostante le campagne di informazione e l’apertura di due centri ambiente dove è possibile conferire questi rifiuti a titolo gratuito la gente continua ad abbandonare dove capita. E pensare che, previo appuntamento telefonico, la stessa Anconambiente garantisce anche il ritiro gratuito a domicilio.
Sanremo, Amadeus non lascia il Festival e va avanti: si rimetterà alle decisioni di Rai e Cts
Sorpresi con la marijuana nel parco giochi dei bimbi: due ragazzi nei guai
Un problema che negli ultimi periodi ha visto un ulteriore impegno da parte di Anconambiente, come puntualizza il presidente Antonio Gitto: «Nei centri ambiente le aziende per scaricare devono effettuare una registrazione e ogni accesso ha un costo di qualche euro. Nonostante ciò pur di non pagare molti preferiscono abbandonare dove capita. Ci sono delle leggi in materia che ci impongono nei centri ambiente la rintracciabilità del rifiuto per tale motivo alle aziende è richiesta l’iscrizione ad uno speciale registro. Stiamo lavorando per rendere più accessibile il conferimento di questi rifiuti ingombranti ma non possiamo ignorare le legg».
Le zone a rischio
Dalla periferia al centro, sono una trentina le zone più a rischio di abbandoni, da corso Carlo Alberto a piazza d’Armi, fino alle frazioni cimiteri compresi. Si abbandona di tutto ma il sospetto è quello che in alcune zone della città ad abbandonare siano anche soggetti provenienti dai comuni limitrofi. Nel 2020 grazie al supporto delle telecamere sono state elevate oltre 200 sanzioni amministrative dalla polizia municipale ma dietro ogni singola multa c’è un lavoro non indifferente. In tutta Ancona al momento solo un paio di svuota cantine frequentano con diritto di scarico i centri ambiente di Posatora e di via del Commercio, cosi come non mancano alcune ditte individuali nel settore dell’edilizia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico