Coltellata a un 16enne nel party in villa: il bullo ai domiciliari con il braccialetto

Coltellata a un 16enne nel party in villa: il bullo ai domiciliari con il braccialetto
ANCONA La lite al party in villa per una partita di droga non pagata, poi il balenio di un coltello che ha raggiunto alla schiena un 16enne, finito all’ospedale e per...

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ANCONA La lite al party in villa per una partita di droga non pagata, poi il balenio di un coltello che ha raggiunto alla schiena un 16enne, finito all’ospedale e per fortuna ormai guarito. Le indagini hanno portato all’arresto dell’aggressore, un 19enne d’origine dominicana ma anconetano a tutti gli effetti. Per lui il gip ha disposto i domiciliari con il braccialetto elettronico, misura cautelare dettata dal rischio di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato, vista la pericolosità sociale del giovane. 

 
I precedenti 


Nonostante sia da poco maggiorenne, infatti, il bullo ha una sfilza di precedenti, come la rapina consumata ai danni di tre giovani sotto i portici di piazza Cavour, il 30 agosto del 2021: insieme a un complice - un ragazzo d’origine nigeriana ora chiuso in carcere - costrinse due dei tre quindicenni a consegnare i soldi mentre addentavano un kebab seduti al tavolo, in pieno giorno. Il 19enne, che il 3 ottobre dovrà comparire per quella rapina davanti al gup del tribunale dei minori, ora è finito agli arresti domiciliari per la lite finita nel sangue durante il party in una villa organizzato con amici lo scorso 1° settembre.

Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile, il giovane avrebbe accoltellato un 16enne che gli doveva circa 200 euro per un debito di droga. Un regolamento di conti, dunque. Il baby pusher è stato raggiunto nelle ore successive a casa dalla polizia: dell’arma si era già sbarazzato, ma nell’abitazione sono stati trovati quasi mezz’etto di hashish e un bilancino. 
Pesanti le accuse che il giudice contesta al 19enne: lesioni personali aggravate, tentata estorsione, porto abusivo del coltello, spaccio e detenzione di stupefacenti. A conclusione dell’attività investigativa, il bullo irriducibile è stato collocato ai domiciliari in attesa che cominci il processo. 

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Corriere Adriatico