Caposettore di un'azienda si invaghisce della nuova e giovane collaboratrice già coniugata: scatta l'ammonimento

Caposettore di un'azienda si invaghisce della nuova e giovane collaboratrice già coniugata: scatta l'ammonimento
ANCONA  - Ancora un ammonimento per stalking, firmato dal Questore Capocasa, su istruttoria della Divisione Anticrimine, che gli uomini della Polizia di Stato hanno...

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ANCONA  - Ancora un ammonimento per stalking, firmato dal Questore Capocasa, su istruttoria della Divisione Anticrimine, che gli uomini della Polizia di Stato hanno notificato nelle scorse ore.

Il provvedimento si è reso necessario in quanto il caposettore di un’azienda, italiano, di circa 50 anni, invaghitosi della nuova collaboratrice, appena trentenne, già coniugata, ha cominciato a perseguitarla con condotte moleste ed invadenti della sfera giuridica della donna, al fine di instaurare un rapporto affettivo che la parte lesa non gradiva e tentava in tutti i modi di respingere con chiarezza.

Il continuo perdurare di questi comportamenti ha indotto la richiedente, residente nel territorio del capoluogo, a rivolgersi alla Questura per ottenere un provvedimento di cessazione delle condotte ossessive, tradottesi in appostamenti, mail, messaggi telefonici, inviti, fotografie sul posto di lavoro.

Al termine dell’attività istruttoria, il Questore di Ancona, dr. Cesare Capocasa, ha emesso il provvedimento dell’ Ammonimento ex art. 8 della Lex n.38/2009, intimando allo stalker di interrompere ogni tipo di contatto e condotta lesiva nei confronti della donna e della sua famiglia.

La misura di prevenzione, nota come “Ammonimento del Questore”, costituisce un efficace deterrente volto a contrastare il fenomeno dello stalking, prima che degeneri e si concretizzi in azioni aggressive, sia di tipo fisico che di tipo psicologico.

Si rammenta che, come pure viene esplicitamente comunicato al destinatario della misura all’atto della notifica, qualora un soggetto già ammonito continui a vessare la parte lesa, la condotta diventa perseguibile dall’Ufficio di Polizia, senza che occorra una specifica querela della vittima.

La Divisione Anticrimine della Questura di Ancona, diretta dal Vice Questore dr.ssa Marina Pepe, ricorda che la Polizia di Stato è da sempre presente accanto alle Donne e che è possibile rompere la catena di interferenze, limitazioni della libertà individuale, angoscia psicologica, semplicemente chiedendo aiuto, prima che i comportamenti lesivi, giungano a risultati estremi.

L’Ammonito nel corso del colloquio effettuato presso gli uffici della Questura di Ancona è stato invitato a rivolgersi ai Centri di Recupero presenti sul territorio, che nello specifico per la provincia di Ancona si individua nella POLO 9 Società Cooperativa Sociale, che è capofila e referente per i percorsi degli uomini maltrattanti o che hanno commesso condotte persecutorie, grazie al Protocollo ZEUS firmato in Questura il 29 novembre scorso.

I risultati prodotti dimostrano che gli interventi preventivi rivolti agli autori delle violenze sono complementari alle misure adottate a sostegno delle vittime.

Il Questore di Ancona: “ “Esserci sempre” è soprattutto intervenire prima che le situazioni degenerino. In un momento storico in cui la violenza di genere costituisce molto più che un’emergenza sociale è nostro preciso obbligo, come Polizia di Stato, tutelare le “Vittime vulnerabili”, che necessitano del nostro aiuto e la nostra presenza: Donne, Anziani e

Minori. Non voltiamoci dall’altra, ma tendiamo una mano a chi sappiamo, sentiamo o vediamo in difficoltà.”

 

 

 

 

 

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Corriere Adriatico