Dalla chat all’incontro-trappola:«Sballata e violentata a 15 anni». Indagato un 25enne ad Ancona

Dalla chat all’incontro-trappola:«Sballata e violentata a 15 anni». Indagato un 25enne
ANCONA La conoscenza in chat, su Instagram, poi la decisione di incontrarsi di persona. L’appuntamento, questa l’ipotesi della procura, si sarebbe trasformato in un...

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ANCONA La conoscenza in chat, su Instagram, poi la decisione di incontrarsi di persona. L’appuntamento, questa l’ipotesi della procura, si sarebbe trasformato in un incubo per una 15enne, che ha puntato il dito contro quel ragazzo con cui aveva parlato sui social, sostenendo di essere stata abusata dopo aver fumato uno spinello che lui le aveva offerto. Ma il giovane, un 25enne dell’Anconetano, avrebbe ceduto droga anche alla sua amica, una 14enne. Ed è per questo che nei suoi confronti è partito un procedimento penale per detenzione ai fini di spaccio e violenza sessuale su minore.

 

L’incidente probatorio

La denuncia della 14enne, fatta attraverso i genitori, risale allo scorso luglio. Sull’indagato non sono mai scattate misure cautelari e, è bene specificarlo, l’inchiesta è ancora in una fase preliminare. Tanto che il pm Marco Pucilli ha chiesto al gip Sonia Piermartini di ascoltare le due ragazzine (sono residenti in provincia di Macerata) con la formula dell’incidente probatorio e in modalità protetta. Prima di acquisire le loro dichiarazioni, però, il gip ha dato l’incarico a un perito di valutare la sfera psicologica delle ragazzine e la capacità di riferire sui fatti denunciati. La psicologa incaricata ieri mattina dal gip riferirà nell’udienza fissata per il 21 giugno.

I fatti

Stando a quanto finora emerso nel corso delle indagini portate avanti dai carabinieri dopo la denuncia sporta dalla 14enne, tutto sarebbe avvenuto durante un appuntamento che i tre avevano avuto lo scorso luglio. L’indagato e le due ragazzine avevano gironzolato nell’area della Riviera del Conero. In serata, sempre secondo quanto denunciato, a un certo punto erano finiti in un giardinetto, dove si sarebbe materializzato lo spaccio di uno spinello. E qui c’è il primo contrattacco della difesa, rappresentata dall’avvocato Emanuele Senesi: il 25enne non aveva l’erba con sè, bensì l’avrebbe tirata fuori una delle due ragazzine.

Il secondo episodio

Dopo aver finito lo spinello, i tre erano tornati in auto. Secondo l’ipotesi accusatoria, l’indagato aveva approfittato della scarsa lucidità della 14enne (stordita dallo spinello) per costringerla a un rapporto sessuale. Il tutto, quando in auto c’era ancora l’amica della ragazzina. Tornata a casa, la più piccola aveva denunciato tutto ai genitori, i quali poi si erano recati dai carabinieri. Gli investigatori erano risaliti al 25enne attraverso le chat Instagram. La perquisizione domiciliare aveva fatto finire sotto sequestro cellulare e pc. Per quanto riguarda la presunta violenza, per la difesa non ci sarebbe stata alcuna costrizione. I fatti sono ancora tutti da accertare.

 

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Corriere Adriatico