- Tutti gli articoli del sito, anche da app
- Approfondimenti e aggiornamenti live
- Le newsletter esclusive
OFFERTA SPECIALE
ANCONA Il Piano nella morsa degli ubriachi e dei violenti. Giovedì notte, a farne le spese è stato un carabiniere del Norm, aggredito da una peruviana di 30 anni. La donna, mentre si trovava in caserma per un controllo dopo essere stata fermata nella seconda Ancona, lo ha morso al dito della mano. Ma non solo, la straniera avrebbe fatto il diavolo a quattro all’interno degli uffici del comando della Montagnola. Ancora prima, aveva dato in escandescenza al Piano. Ha lasciato la caserma con una denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale.
I fatti
Per il carabiniere ferito, nessuna particolare ripercussione. Ad accezione del dolore e della ferita causata dal morso della 30enne. Stando a quanto emerso, era ormai notte quando la donna - volto noto alle forze dell’ordine - è stata fermata per un controllo mentre si trovava al Piano. La sudamericana si è subito mostrata ostile nei confronti dei carabinieri, anche perché era profondamente alterata dall’abuso di alcol, ingurgitato in dosi massicce nel corso della serata. Come i militari della pattuglia del Norm hanno cercato di identificarla, la donna ha dato in escandescenza, resistendo in ogni modo al controllo dei carabinieri e tentando lo scontro fisico. I militari, con tutte le precauzioni del caso, l’hanno bloccata, caricata in auto e portata in caserma per gli accertamenti di routine. Alla Montagnola è andato in scena il secondo tempo del teatrino violento della 30enne. Perché, anziché calmarsi, ha aumentato la sua dose d’ira mentre i militari la stavano tenendo d’occhio.
L’aggressione
Tra urla e tentativi di aggredire gli operanti, alla fine è riuscita a mordere al dito della mano un carabiniere. La donna è stata per l’ennesima volta fermata, fatta calmanre e nei suoi confronti è scattata la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Alla Montagnola è arrivata anche un’ambulanza inviata dal 118 per portarla al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette e farle smaltire la sbornia.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico