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ANCONA - Turismo a macchia di leopardo. Partenza a rilento sulla spiaggia di velluto. Subito a bomba, invece, la riviera del Conero. Ma già negli ultimi giorni Senigallia segna il recupero con un incremento delle prenotazioni, seppure tutte concentrate tra la seconda metà di luglio e il mese di agosto. Dunque un’estate a due velocità. E un comune denominatore: la latitanza degli stranieri.
Tedeschi e austriaci a parte, comunque in quota nettamente minore rispetto agli anni pre-covid, manca il turismo estero mentre si accentua il flusso di prossimità. Oltre al pendolarismo locale del weekend crescono le presenze dall’Emilia Romagna, Umbria, Lombardia e Veneto.
La falsa partenza
Ci si aspettava un inizio scintillante fin dall’avvio della stagione, e invece gli operatori di Senigallia si sono trovati a fare i conti con una falsa partenza. «Bene, ma non benissimo - commenta Daniele Corinaldesi, decano dei bagnini di Senigallia e titolare dei Bagni Nella 57 - sinceramente mi aspettavo più entusiasmo. La stagione è partita a rilento e sta migliorando gradualmente».
L’altro volto
L’altra faccia del turismo balneare è, invece, la partenza in quarta della riviera del Conero. Tra Numana e Sirolo gli stabilimenti sono quasi al completo, con presenze costanti anche durante la settimana. «Devo dire che stiamo andando anche meglio dell’anno scorso - spiega Luca Paolillo, titolare dello stabilimento Taunus di Numana e presidente dell’associazione bagnini Riviera del Conero - il fine settimana non ne parliamo nemmeno, c’è il mondo». Tanto che è bastato l’acquazzone di domenica pomeriggio per mandare in tilt il traffico di Numana e Marcelli. E siamo solo ai primi di luglio, dunque cosa accadrà quando si entrerà in alta stagione? «Il problema è sempre lo stesso - precisa Paolillo - ci dispiacerà non poter esaudire le tante richieste per le settimane centrali». Meno stranieri, ma più pendolari dalle regioni limitrofe. E’ questo il nuovo trend che si sta manifestando lungo la costa. «Vediamo che nel fine settimana aumentano considerevolmente le presenze dall’Umbria e dall’Emilia Romagna - continua Paolillo - un fenomeno che sta caratterizzando l’estate 2021». «Non solo pendolari dai comuni limitrofi - aggiunge Corinaldesi - ma anche dalle regioni del centro Italia».
Le tipologie
Dunque un turismo che cambia volto e si riflette anche sul business delle attività ricettive. «Ci sono tre tipologie di turismo - spiega Corinaldesi - quello en plein air dei campeggi e dei camperisti, quello alberghiero e quello degli appartamenti e residence. Per ora è il segmento degli appartamenti a battere la fiacca, mentre gli alberghi si attestano su una buona media. Poi ad agosto sarà sold out ovunque». Una partita ancora aperta e tutta da giocare, con lo sguardo che si allunga sulla coda dell’estate e la speranza di un prolungamento su settembre.
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Corriere Adriatico