Nonnini-detective, pioggia di segnalazioni al numero anti truffe: la polizia a caccia dei malfattori

Il servizio anti-truffe della polizia locale di Ancona
ANCONA - Nonnini 007. C’è chi lamenta di aver avuto alla porta presunti controllori di bollette, chi segnala un’auto che continua a girare con fare sospetto...

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ANCONA - Nonnini 007. C’è chi lamenta di aver avuto alla porta presunti controllori di bollette, chi segnala un’auto che continua a girare con fare sospetto sotto casa, chi un finto messaggio della banca. Sono numerose le telefonate che dal 25 gennaio giungono al numero dedicato dalla Polizia Locale alla lotta contro le truffe agli anziani. Sono una ventina gli agenti che si alterneranno fino al 31 maggio al numero telefonico 071.2223071 dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18,30, fornendo informazioni per sventare i raggiri.

 

 


L’amministrazione comunale ha avvisato del servizio con migliaia di lettere recapitate nelle case di 9.664 nuclei familiari di ultrasettantenni. Forte la risposta dei cittadini. Alcuni addirittura in giornata, appena ricevuta la lettera, hanno segnalato situazioni accadute loro in questi giorni. Per esempio, una signora aveva ricevuto sul suo telefonino un messaggio che affermava che le Poste le avevano modificato il conto corrente e doveva telefonare ad un numero fisso per dare i suoi dati corretti e ricevere il nuovo numero di conto. Ha chiamato e ha raccontato quello che era accaduto subito dopo aver ricevuto la lettera del Comune che già a fine 2019 aveva lanciato una campagna di prevenzione e sensibilizzazione contro le truffe agli anziani. Il progetto, denominato “L’apparenza inganna”, frutto di un protocollo d’intesa siglato con la Prefettura di Ancona e finanziato dal Ministero dell’Interno attraverso il “Fondo per la sicurezza urbana” con 38mila euro, si è dovuto interrompere nei primi mesi del 2020 a causa del Covid. Tra le varie iniziative, la realizzazione di numerosi incontri tra anziani e agenti della Polizia Locale nei luoghi di aggregazione e sedi di circoscrizione. Il progetto prevedeva misure di prossimità, con i vigili urbani schierati sul territorio con compiti di vigilanza di quartiere. «I nostri operatori sono stati formati anche per svolgere una presenza di vicinanza, presidiando luoghi particolarmente frequentati da anziani», precisa la comandante Liliana Rovaldi.

 

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Corriere Adriatico