Ancona, la truffa dello specchietto sventata grazie ai segni di ruggine

Sventata la truffa dello specchietto
ANCONA - Ha sorpassato un’auto sgangherata che viaggiava a velocità molto ridotta e durante la manovra ha sentito un botto. Classico copione: i malviventi...

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ANCONA - Ha sorpassato un’auto sgangherata che viaggiava a velocità molto ridotta e durante la manovra ha sentito un botto. Classico copione: i malviventi simulano l’incidente lanciando un sasso contro la carrozzeria della vittima, poi la inseguono, la invitano a fermarsi e chiedono un risarcimento, mostrando i presunti danni riportati allo specchietto. Ma stavolta è andata male alla coppia - un uomo e una donna sulla cinquantina, probabilmente dell’Est Europa - che era a bordo di una piccola auto di colore grigio e ha tentato di raggirare l’astuta anconetana. «C’era quell’auto che andava pianissimo - racconta la donna -, a un certo punto l’ho superata perché non ne potevo più. Proprio mentre effettuavo il sorpasso, ho sentito un forte rumore. Poi dallo specchietto retrovisore ho notato che quei due alle mie spalle mi invitavano a fermarmi, azionando gli abbaglianti. Accosto, scendo per verificare se ci fossero danni alla mia macchina, poi guardo dritto in faccia quell’uomo. Lo fisso, gli chiedo cosa fosse successo. Lui risponde che avevo urtato lo specchietto». A quel punto la vittima ha indossato i panni dello 007: ha studiato bene il presunto danneggiamento e ha scoperto la trappola. Sullo specchietto c’erano dei segni, che però risalivano a chissà quanto tempo fa, come tradiva un filo di ruggine. Così, si è avvicinata all’imbroglione e, con una pacca sulla spalla, gli ha detto: «Guarda che io sono più furba di te» ed è tornata in macchina. Lui: «Vabbè, ciao».
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Corriere Adriatico