ANCONA Aveva comprato uno spray al peperoncino per difendersi da eventuali aggressioni, già subite in passato. Mai avrebbe pensato che quella bomboletta, una delle...
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Un paradosso se si pensa che il giovane aveva comprato il flacone proprio per difendersi da quel gruppo di coetanei che in passato gli ha reso la vita impossibile. Prima prendendolo di mira fuori da scuola quando era ancora minorenne, poi tendendogli un agguato al cimitero delle Tavernelle, rompendogli due costole. Un’assurdità ulteriore se si considera un fatto: sulla bomboletta che gli è stata venduta da un’armeria c’è l’etichetta che definisce il prodotto a norma di legge.
L’incubo dell’anconetano è iniziato tre settimane fa: «Era pomeriggio – racconta - stavo passeggiando in un parco pubblico di Camerano per aspettare qualche amico, quando mi hanno fermato i militari. Da un controllo è emersa la detenzione dello spray, un modello Sabre Red con anello portachiavi del valore di una decina di euro. L’avevo comprato senza problemi da un’armeria circa un anno fa, dopo aver subito un’aggressione al cimitero. Ora, dovrò spendere i soldi per un procedimento basato sul nulla, perché quel prodotto è legale. Non ha senso quello che mi è successo. Stiamo parlando di una semplice bomboletta». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico