Ancona, trenta famiglie ostaggio dei ladri: almeno 15 furti in due mesi

Ancona, trenta famiglie ostaggio dei ladri: almeno 15 furti in due mesi
ANCONA - Spaventati, infuriati, esausti. Hanno il terrore di uscire di casa. Invocano sicurezza, controlli. Trenta famiglie sotto assedio, i ladri non danno tregua. Hanno...

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ANCONA - Spaventati, infuriati, esausti. Hanno il terrore di uscire di casa. Invocano sicurezza, controlli. Trenta famiglie sotto assedio, i ladri non danno tregua. Hanno cominciato a seminare paura a ottobre e dopo due mesi l’allarme non è cessato. I colpi non si contano più. Una quindicina quelli denunciati, la maggior parte dei quali andati a segno, per un bottino di svariate migliaia di euro. Siamo nella parte alta di via delle Palombare, nella zona attorno alla Fonte delle Monache.

Si trema nelle villette che punteggiano la dissestata lingua d’asfalto che da Monte Dago conduce alla Montagnola. I residenti si barricano in casa. E ora corrono ai ripari con impianti d’allarme e spycam. Organizzano ronde e chat di gruppo per difendersi dagli assalti di una banda da cui in pochi sono stati risparmiati. La prossima mossa sarà una petizione in Comune.
  
«Vogliamo più illuminazione e telecamere - protestano -, ma anche maggiori controlli delle forze dell’ordine. I ladri arrivano sempre alla stessa ora, nel tardo pomeriggio e nel fine settimana. Qui c’è gente che ha paura. Ci sono anziani e bambini piccoli. Speriamo di ricevere risposte immediate. Nel frattempo, prenderemo iniziative autonome per proteggerci da soli». Luca, che ha preso l’iniziativa di radunare tutti i residenti, si domanda: «Ci vuole tanto a organizzare degli appostamenti? Siamo esausti, ci sentiamo abbandonati. Vogliamo più controlli. Che dobbiamo fare, armarci?».
 
Ormai sa di beffa questa infinita scia di furti che si prolunga da due mesi, senza che nessuno riesca a fermare la banda. Giovedì pomeriggio una giovane mamma ha corso il rischio di trovarsi faccia a faccia con i ladri. «Era in bagno con i bambini, erano circa le 19,30 - racconta il marito -. In salotto c’era mia madre che guardava la Tv e aveva lo stereo acceso. La musica deve aver attutito il rumore dei colpi inferti dai ladri alla finestra sul retro, al piano terra, dove sono arrivati tagliando la rete dell’orto». I proprietari non si sono accorti di nulla fino alle 21,30 quando, sentendo freddo, sono andati a vedere in camera da letto. La finestra era aperta e da un comodino mancavano tre cassetti. Sono stati ritrovati in giardino. I malviventi hanno abbandonato sul posto gli articoli di bigiotteria, portandosi via solo i monili di maggior valore per circa 700 euro. «Per entrare hanno fatto un buco nella finestra con un trapano, ma poiché la maniglia è difettosa e non si apriva, hanno usato anche un piede di porco. Sono sicuro che fossero almeno in due: uno è entrato, un palo è rimasto fuori a controllare che nessuno arrivasse».
Sempre giovedì pomeriggio è stato tentato un secondo colpo in un’altra villetta della zona, dove abita la sorella di un 75enne che si sente bersagliato: i banditi già il 24 novembre avevano rubato nelle abitazioni del figlio e della nipote, affittate a studenti, e avevano tentato di entrare anche nella sua, ma l’allarme del garage li ha costretti alla fuga per i campi. Quella sera i proprietari erano andati tutti in centro per assistere all’accensione dell’albero di Natale. «Giovedì sono tornati, stavolta hanno preso di mira l’abitazione di mia sorella che era in casa col marito. Stavano al piano terra - racconta il pensionato -, ma nonostante ci fossero le luci accese, loro hanno preso una scala e si sono arrampicati al piano superiore, su una tettoia. Quando il cane ha cominciato ad abbaiare, sono scappati». Sul posto, per i rilievi, è intervenuta ieri mattina la polizia. La black list è lunghissima. Si parte dal 13 ottobre, un sabato: sono spariti gioielli per circa 10mila euro da due abitazioni della stessa palazzina, oltre ad alcuni vestiti firmati, mentre i proprietari stavano cenando tutti insieme al piano terra.
 

La banda ha collezionato una lunga serie di furti anche in via Ranieri, in via della Montagnola (rubato un orologio da 5mila euro nella sera in cui i proprietari erano andati a vedere il concerto di Cesare Cremonini al Palaprometeo) e sulla strada di Monte Dago, dove da una villetta è stata portata via anche una pistola, tanto per far schizzare alle stelle la paura dei residenti. Tra il 7 e l’8 dicembre hanno visitato due volte lo stesso appartamento: «Hanno rubato l’oro di mia nipote e un cappotto nuovo - racconta una nonnina spaventata -. La sera dopo sono tornati, hanno tagliato la rete del giardino e si sono presi il cane», che per fortuna è stato poi ritrovato nel canile di Candia. Decine le reti di recinzione tagliate: è così che la gang prepara le vie di fuga, andando a caccia di strumenti da scasso nei capanni degli agricoltori. In un caso è stata trovata una scarpa nel terreno infangato: troppo poco per sperare di risalire ai responsabili di questa serie interminabile di furti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico