Transenne anti-ciclisti davanti alla portella Santa Maria. «Toglietele, ostacolano disabili e passeggini»

Le transenne davanti alla portella Santa Maria
ANCONA - Via quelle transenne che ostacolano disabili in carrozzina e mamme con i passeggini. È quanto chiedono i consiglieri di Altra Idea di Quartiere del CTP 1, che...

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ANCONA - Via quelle transenne che ostacolano disabili in carrozzina e mamme con i passeggini. È quanto chiedono i consiglieri di Altra Idea di Quartiere del CTP 1, che sollecitano la rimozione degli ostacoli piazzati nella portella Santa Maria, a seguito dell’ordinanza del 14 giugno scorso dell’allora presidente dell’Autorità di sistema portuale Rodolfo Giampieri, in cui si vieta l’accesso di biciclette e monopattini in ogni varco di accesso all’ambito portuale. 

 

 
All’uscita della portella, ricordano i consiglieri di quartiere, «in territorio comunale sono state fissate al suolo delle transenne a gincana per ostacolare l’accesso ai motorini e a qualche temerario e pericoloso ciclista». 
Quella barriera, fa notare Altra Idea di Quartiere, «non è solo per i ciclisti, ma anche, purtroppo, per i disabili in carrozzina, per le carrozzine e per i passeggini, l’Autorità Portuale ha ben pensato di dare “mandato” a due Bar, ad orari prestabiliti, la responsabilità di facilitare l’accesso al bisogno».
Un iter burocratico «piuttosto discutibile», secondo gli esponenti del Consiglio territoriale permanente 1, «visto che la barriera è stata messa nel territorio comunale e il cartello è contrassegnato con il logo dell’Autorità portuale».
I consiglieri di Altra Idea di Quartiere del CTP 1 chiedono «con quale “ratio” e addirittura con quale sensibilità si è proceduto con la creazione di una barriera architettonica così pesante, ma soprattutto ci chiediamo con quale coraggio si chiede ad una persona in difficoltà di contattare dei numeri privati vincolati a degli orari».
Sarebbe stato meglio, «mettere da parte l’accanimento contro le bici e i monopattini, installare stalli elettronici per i motorini e lasciare che le persone in difficoltà motoria si godano il percorso in tranquillità eliminando loro qualsiasi ostacolo sia fisico che psicologico».

 

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Corriere Adriatico