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ANCONA - Doveva essere inaugurato due giorni fa il sovrappasso di Torrette, atteso da anni, per collegare l’ospedale regionale al parcheggio libero di via Metauro. Niente da fare: il termine del cantiere slitta ancora. Colpa della crisi, dei prezzi alle stelle, dei materiali introvabili. La speranza è di veder sventolare la bandiera a scacchi entro la fine del 2022, ma di questi tempi è meglio non fare previsioni. Per il momento, il Comune ha deciso di concedere alla ditta incaricata dei lavori una proroga di 80 giorni sui tempi contrattuali - rispetto ai 120 richiesti con una nota del 3 agosto scorso - per realizzare il ponte pedonale. Un’esigenza motivata dai tecnici «con la concomitanza del particolare periodo storico e l’enorme difficoltà del reperimento delle materie prime per le lavorazioni in acciaio, anche a causa dell’improvviso aumento dei prezzi di tutti i materiali, in un periodo afflitto anche dalla pandemia Covid-19». Alla luce del documento istruttorio redatto dall’ingegner Giorgio Calavalle, responsabile del procedimento, la Direzione dei Lavori pubblici del Comune ha concesso all’impresa Torelli Dottori spa di Cupramontana la proroga di 80 giorni: il termine dei lavori, dunque, slitta dal 26 settembre al prossimo 15 dicembre. D’altronde, l’Amministrazione si era mossa in tempo, prevedendo che il conflitto in Ucraina e la connessa crisi energetica avrebbe comportato una dilatazione dei tempi. Così, già a maggio aveva rinnovato e aggiornato la convenzione con la Regione - sottoscritta nel 2020 - che co-finanzia l’opera di realizzazione del ponte con un investimento da mezzo milione su un costo stimato in 645mila euro. La richiesta di rivedere il cronoprogramma e posticipare i termine della fine dei lavori al 31 dicembre 2022 era il frutto anche di alcune problematiche relative alla presenza di sottoservizi, in particolare di una vecchia conduttura de gas che alimenta l’ospedale e che era a rischio cedimento, per la quale si è reso necessario eseguire un bypass dell’intera linea.
La nuova tempistica
Insomma, se tutto andrà bene il sovrappasso sarà fruibile dalla fine dell’anno, benché il taglio del nastro, inizialmente, fosse previsto addirittura nel 2019. «Il reperimento dei materiali, in particolare dell’acciaio, è un grosso problema - commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Manarini -.
Corriere Adriatico