Ancona, tornano i ladri degli appartamenti: tre colpi in un’ora, in fuga con i gioielli

Un appartamento svaligiato in una foto d’archivio
ANCONA - I ladri son tornati, puntuali come l’arrivo dell’ora solare. Per inaugurare la nuova stagione di furti hanno scelto un luogo a loro caro: l’area...

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ANCONA - I ladri son tornati, puntuali come l’arrivo dell’ora solare. Per inaugurare la nuova stagione di furti hanno scelto un luogo a loro caro: l’area residenziale tra la Montagnola e Monte Dago. Al calar del sole, tra le 19 e le 20 di sabato, hanno fatto fuori tre appartamenti nel raggio di mezzo chilometro. Triplo colpo nel giro di un’ora, sempre con la stessa tecnica: finestre forzate e fuga per i campi, nel buio della sera. Hanno portato via monili d’oro e contanti per un valore di qualche migliaia di euro.


Ancona, trovano i ladri e li inseguono. I banditi: «Fermi o spariamo». Choc in una palazzina

 

Prima hanno saccheggiato un’abitazione in via Palombare, in fondo alla strada dissestata e oscura che collega via Ranieri a via della Montagnola. Ed è proprio qui che sono approdati, percorrendo a piedi la campagna, per perfezionare un secondo blitz nelle vicinanze del salumificio Taccalite. Infine, non contenti, sono risaliti a Monte Dago per ripulire un terzo appartamento in via Trevi. 

«Ero andata al lavoro alle 12,30, sono tornata alle 20 e ho trovato la camera sottosopra - racconta, disperata, una delle vittime che abita in via Palombare -. Cercavano una cassaforte che non c’era, ma hanno rubato tutto l’oro, anche i ricordi di mia figlia: hanno selezionato le cose più preziose, rinunciando all’argento. Sono entrati dal giardino, c’erano degli attrezzi in giro perché stavo potando la siepe e forse hanno usato delle tenaglie per rompere la finestra, lasciandone aperta una al secondo piano come via di fuga. Il mio cagnolino abbaia sempre agli sconosciuti, ma nessuno l’ha sentito. L’anno scorso erano passati proprio dal mio giardino per far fuori tutte le case del quartiere, mancava solo la mia...». E i ladri non se la sono lasciata sfuggire. Indaga la polizia su questo raid di furti che getta di nuovo nello sconforto le famiglie di Monte Dago e della Montagnola, ripetutamente prese di mira in passato da quelle che si configurano come bande itineranti dell’est Europa. L’inverno scorso è stato un disastro: a un certo punto si viaggiava alla media di due furti al giorno. Decine gli avvistamenti e le segnalazioni alle forze dell’ordine che invano diedero la caccia ai ladri e per un periodo arrivarono a mostrare i muscoli, monitorando la zona con presidi fissi nelle ore pomeridiane. I residenti, nel frattempo, si sono organizzati con misure di sicurezza fai da te: sistemi d’allarme, telecamere, ma anche un gruppo Whatsapp per scambiarsi informazioni via chat dove, nel weekend, è tornata a rimbalzare la paura da un cellulare all’altro.


Proprio sul tema della sicurezza, il capogruppo di Forza Italia, Daniele Berardinelli, ha presentato in Consiglio comunale (ed è stata discussa in Commissione) una mozione incentrata sul controllo del vicinato che, sottolinea, «in altre regioni e comuni d’Italia è già una realtà e prevede gruppi strutturati che operano con risultati soddisfacenti. Bisogna prendere atto non solo che c’è un problema legato al rilevante impegno delle forze dell’ordine, ma è indispensabile anche la collaborazione di ogni cittadino nell’importante opera di prevenzione contro i furti».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico