Ancona, timbra e va a scommettere: chiesto rinvio a giudizio per truffa

Il tribunale di Ancona
ANCONA – Impiegato pubblico nei guai per l’accusa di assenteismo. Dopo aver timbrato in ufficio, infatti, un 57enne...

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ANCONA – Impiegato pubblico nei guai per l’accusa di assenteismo.

Dopo aver timbrato in ufficio, infatti, un 57enne impiegato comunale di Ancona si assentava, anche per oltre un'ora, per andare al bar o a fare scommesse sportive. Fatti risalenti all'autunno del 2015, per cui ora l'uomo rischia un processo per truffa aggravata e violazione della Legge Brunetta. Sulla base di accertamenti compiuti per quasi due mesi dagli agenti del Nucleo di polizia giudiziaria della Municipale, consistiti in pedinamenti, foto e video, il pm Serena Bizzarri ha chiuso l'indagine e chiesto il rinvio a giudizio. La difesa respinge l'accusa di assenteismo, sostenendo che si trattava in realtà di pause caffè e nulla di più. Cercherà di dimostrare dunque che si tratta di una contestazione infondata quantificabile oltretutto in poco più di 120 euro tenendo conto delle retribuzioni eventualmente percepite in modo indebito. La Procura contesta una dozzina di episodi che in totale riguarderebbero dieci ore d'assenza (di durata compresa tra la mezz'ora e un'ora e mezzo). A seguito di una segnalazione, i vigili avevano seguito l'uomo per un certo periodo, con controlli quasi quotidiani. Ora la vicenda passa al vaglio del giudice per l'udienza preliminare. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico