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ANCONA - Scafista arrestato da una task force di polizia. L'uomo è stato portato in carcere alle prime ore dell'alba dal personale della Sezione Investigativa di Ancona, del Servizio Centrale Operativo, con la collaborazione della Squadra Mobile di Ascoli e di personale delle volanti della Questura ascolana, con il coordinamento operativo del Servizio Centrale Operativo, sotto l’egida della Procura Distrettuale di Ancona, titolare della direzione delle indagini.
Il provvedimento restrittivo adottato rappresenta l’epilogo di un’inchiesta che ha preso il via dalle dichiarazioni dei migranti sbarcati, a febbraio 2023, presso il porto dorico.
L’intensa ed articolata attività di indagine, durata circa dieci mesi, svolta della neo-articolazione della Polizia di Stato, denominata Sisco è stata composta da numerosi presidi di natura tecnica e da plurimi accertamenti svolti anche in ambito internazionale. Il laborioso lavoro di ascolto di gran parte dei migranti dirottati sulle coste marchigiane, ha reso possibile l’individuazione di colui che ha svolto il ruolo cosiddetto di “skipper/scafista d’occasione” nell’odierno arrestato a cui sono stati contestati i reati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, per aver trasportato molteplici migranti, in mare aperto fino ai soccorsi della Motonave dell’Ong, con l’aggravante dell’esposizione a pericolo per la vita di numerose persone, trasportate a bordo di un’imbarcazione priva di ogni necessaria dotazione di sicurezza, del tutto inadeguata in relazione al numero di persone trasportate.
Corriere Adriatico