Strabacco, asta ancora deserta. Assegnato l’appartamento al piano superiore, il 15 dicembre in vendita l’arredamento

Strabacco, asta ancora deserta. Assegnato l’appartamento al piano superiore. Il 15 dicembre in vendita l’arredamento
ANCONA  - Il futuro di Strabacco ancora nel buio. Ieri è andata deserta anche la seconda asta per l’acquisto della storica osteria nel centro di Ancona. Mentre...

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ANCONA  - Il futuro di Strabacco ancora nel buio. Ieri è andata deserta anche la seconda asta per l’acquisto della storica osteria nel centro di Ancona. Mentre è stato assegnato l’appartamento al piano superiore, sempre di proprietà della società che aveva in gestione il locale, al prezzo di 45 mila euro. Il 15 dicembre, invece, andrà allasta in un lotto unico alla cifra di partenza di 9 mila euro tutto l’arredamento. Ciò che scoraggia, forse, i possibili acquirenti non è solo la questione inerente la licenza di locale storico ormai decaduta.

 

Ma il fatto che il fallimento della società proprietaria dell’immobile riguarda solo alcune porzioni del ristorante: parte della sala al piano terra e una grossa porzione del seminterrato. Il resto è in capo a terzi ovviamente estranei alla procedura di fallimento. Quindi chi dovesse aggiudicarsi l’asta (prezzo di partenza 90 mila euro) poi dovrebbe trovare un accordo con i proprietari delle altre porzioni. Che sia una cessione o un contratto di affitto, in ogni caso si dovrebbe andare ad ulteriore trattativa. Se poi, appunto, a questo si aggiunge che per riaprire un’attività di ristorazione in quel locale occorrerebbe adeguare l’immobile alle attuali leggi sull’accesso ai disabili, l’affare si complica pure di più. Perché mettere a norma l’immobile vorrebbe dire sventrare il palazzo.

Mai dire mai, per carità. Ma tra le tante ipotesi, quella di rivedere in attività l’osteria di via Oberdan è la meno plausibile. Intanto qualcuno ci aveva fatto un pensiero. Infatti trapela dall’agenzia Marche Servizi Giudiziari, che ha preso in capo la procedura di vendita, che qualcuno del mondo della ristorazione aveva drizzato le orecchie. Ma a quanto pare non c’è ancora chi abbia intenzione di arrivare a chiudere l’affare. Tutto rinviato al prossimo giro.

 

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Corriere Adriatico