Orchestra d'Archi del Rinaldini Flash mob alla stazione di Ancona

Orchestra d'Archi del Rinaldini Flash mob alla stazione di Ancona
ANCONA - Il liceo musicale “C. Rinaldini” completa quest'anno il primo quinquennio dalla sua istituzione. Tra le...

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ANCONA - Il liceo musicale “C. Rinaldini” completa quest'anno il primo quinquennio dalla sua istituzione.






Tra le iniziative in programma per festeggiare l'importante traguardo, oggi alle 9 la sua Orchestra d'Archi propone una originale iniziativa che sarà ospitata nell'atrio della stazione centrale di Ancona, gestita da Centostazioni (Gruppo FS Italiane e Archimede1 – Gruppo Save), società che si occupa di riqualificare, valorizzare e gestire 103 stazioni ferroviarie su tutto il territorio italiano.







Il giovane ensemble si esibirà in forma di flash mob nell'esecuzione del primo movimento della Kinder Symphonie di Leopold Mozart, padre del più celebre Wolfgang Amadeus (originariamente attribuita a Franz Joseph Haydn). La performance, resa possibile grazie alla collaborazione con Centostazioni SpA - da sempre a sostegno di iniziative e progetti volti alla promozione della creatività, dell’arte e dei giovani talenti - impegnerà un numero considerevole di studenti e di loro insegnanti musicisti: come tutti i flash mob, si materializzerà dal nulla, cercando di coinvolgere nell'ascolto del brano celeberrimo e accattivante i passeggeri presenti e di passaggio nell'atrio della Stazione centrale: un'azione insolita, improvvisa e di breve durata, che ha come scopo, nella sua originalità, di evidenziare la “modernità” della musica classica contestualizzata in uno spazio urbano e di fitta frequentazione, aperto a ogni tipo di spettatore, che sarà coinvolto a sorpresa nell'ascolto.



In questa maniera il liceo musicale “C. Rinaldini” esce all'esterno e si propone al territorio, in mezzo al pubblico involontario e distratto, per segnalare, con un evento inaspettato e coinvolgente, le finalità e l'alto valore educativo dell'insegnamento della musica nella scuola. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico