Tormenta l'ex moglie per 15 anni: stalker 60enne agli arresti domiciliari. "Questo non è amore": la campagna della Polizia

Tormenta l'ex moglie per 15 anni: stalker 60enne agli arresti domiciliari
ANCONA - La richiesta di separazione risale addirittura al 2006 e da allora lui non si è mai rassegnato, continuando a tormentare quella che ormai è la sua ex...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - La richiesta di separazione risale addirittura al 2006 e da allora lui non si è mai rassegnato, continuando a tormentare quella che ormai è la sua ex moglie: lo stalker va agli arresti domiciliari. La Polizia di Ancona ha eseguito nei confronti di un sessantenne anconetano, la misura cautelare degli arresti domiciliari sostituendola al divieto di avvicinamento alla ex moglie e ai figli, al quale l’uomo era già sottoposto, per i reati di maltrattamenti e lesioni.

 

Covid, in 38 province d'Italia incidenza sopra quota mille: quattro sono delle Marche. Ecco dove i contagi salgono

 

Il provvedimento cautelare scaturisce dai maltrattamenti e dalle aggressioni verbali e, talvolta fisiche, di cui l’uomo è ritenuto responsabile sin dal 2006, dopo la richiesta di separazione dalla moglie. Dopo essere stato sottoposto nel maggio 2021 alla misura cautelare del divieto di avvicinamento a tutela dei componenti della sua famiglia, l’indagato avrebbe perseverato nei suoi comportamenti persecutori.

A fronte di ciò, il 25 ottobre 2021 il Tribunale di Ancona ha condannato l’imputato alla reclusione di due anni e sei mesi, confermando nel contempo la misura cautelare del divieto di avvicinamento al quale era già sottoposto. Tuttavia, la Procura Generale della Repubblica di Ancona, esaminata la documentazione dalla quale risultava che l’imputato continuava nella sua azione persecutoria nei confronti della sua ex moglie, richiedeva l’aggravamento della misura cautelare.

A seguito di quanto sopra, la Corte di Appello di Ancona, con sentenza del 17 marzo 2022, ha disposto a suo carico l’aggravamento della misura cautelare, sostituendola con quella più afflittiva degli arresti domiciliari, ritenendo la misura in corso non adeguata a contenere il pericolo di reiterazione di comportamenti analoghi.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico