ANCONA – La vita in casa era diventata un inferno: colpi di martello su una parete adiacente all'appartamento anche di notte, urla e insulti, “pedinamenti”...
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Responsabile, ha decretato il giudice di Ancona Paolo Giombetti, una 55enne condannata a un anno di carcere e a risarcire l'unica vicina parte civile con 7 mila euro. La difesa, rappresentata dagli avvocati Carmelino Proto e Pietro De Gaetani, aveva sostenuto che nessuna delle condotte contestate si sarebbe verificata: anzi la stessa imputata sarebbe stata molestata e ingiuriata. Del tutto diversa la versione della parte civile (avvocati Roberta Montenovo e Simona Cognini) secondo cui l'imputata avrebbe reso la vita impossibile prima alla figlia della vicina - che abitava nell'appartamento e poi scambiò l'abitazione con la madre - e poi all'attuale parte civile. Le condotte sarebbero cessate solo quando la famiglia della 55enne cambiò casa. Probabile il ricorso in appello contro la sentenza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico