Ancona, spintoni e sputi contro i carabinieri Pastore evangelico finisce in manette

Ancona, spintoni e sputi contro i carabinieri Pastore evangelico finisce in manette
ANCONA Spintoni e sputi contro i carabinieri: arrestato per resistenza a pubblico ufficiale un nigeriano di 38 anni, regolare sul territorio italiano. L’uomo lavora come...

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ANCONA Spintoni e sputi contro i carabinieri: arrestato per resistenza a pubblico ufficiale un nigeriano di 38 anni, regolare sul territorio italiano. L’uomo lavora come operaio e sarebbe anche un pastore evangelico. L’aggressione si è verificata giovedì pomeriggio, nell’abitazione dell’uomo, che vive a Torrette.

 

I fatti

I carabinieri della stazione di Collemarino erano andati a casa del 38enne per verificare le condizioni dell’immobile. Un’ispezione ordinata dal tribunale, in quanto l’operaio è destinatario di un provvedimento che lo porterà ai domiciliari per i prossimi sei mesi a causa di un cumulo pene (tra cui detenzione ai fini di spaccio) passate in giudicato. La situazione sarebbe degenerata al termine dell’accertamento.

Stando alle accuse, l’uomo avrebbe iniziato a dare in escandescenza perchè pretendeva dai militari «la carta», probabilmente il documento che attestava la misura dei domiciliari che, però, non avevano i militari di Collemarino, essendo arrivati nell’appartamento semplicemente per un controllo. Il 38enne si sarebbe posto davanti alla porta di casa, impedendo ai militari di uscire. Con fatica, i carabinieri sono riusciti ad aprire un varco ma la stessa situazione si è poi creata con il portone dello stabile. Per cercare di non far uscire i carabinieri, l’uomo - stando alle accuse - li avrebbe strattonati e spinti contro il muro. A Torrette è dovuta intervenire a supporto un’altra pattuglia dei carabinieri. Alla fine, sono scattate le manette per resistenza a pubblico ufficiale. Due militari sono finiti al pronto soccorso: uno ne avrà per tre giorni, l’altro per dieci. Ieri, prima di arrivare in tribunale per la direttissima, il 38enne avrebbe sputato sugli stivali di un carabiniere. Davanti al giudice ha rigettato le accuse, sostenendo di non aver aggredito gli operanti. Il giudice ha convalidato l’arresto e rimesso in libertà il nigeriano.

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Corriere Adriatico