Ancona, fa spesa a scrocco nel supermercato poi prende a calci il vigilante e il direttore: arrestato ma è già libero

Fa spesa a scrocco nel supermercato poi prende a calci il vigilante e il direttore: arrestato ma è già libero
ANCONA  - Voleva fare spesa a scrocco alla Coop di corso Carlo Alberto. Così è entrato nel supermercato e ha cominciato a prelevare dagli scaffali vari generi...

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ANCONA  - Voleva fare spesa a scrocco alla Coop di corso Carlo Alberto. Così è entrato nel supermercato e ha cominciato a prelevare dagli scaffali vari generi alimentari. Era ubriaco. Arrivato alle casse, ha provato a dribblare i controlli, ma già era stato notato dal responsabile della security che si è avvicinato per chiedergli di restituire la merce che non intendeva pagare. 

 


La fuga mancata 


Lui si è ribellato e gli ha scaraventato addosso alcune scatolette di tonno, in modo da guadagnare secondi preziosi per la fuga, ma è stato fermato dalla guardia giurata. Non contento, ha iniziato a sferrare calci nel tentativo di divincolarsi. E ha ingaggiato una colluttazione pure con il direttore dell’esercizio commerciale che, nel frattempo, era intervenuto per vedere cosa fosse successo. Il ladro, completamente ubriaco, ha cercato anche di sottrarre la pistola d’ordinanza all’addetto alla security, ma fortunatamente non è riuscito a impossessarsene.

Era fuori controllo, al punto che si è scagliato contro i poliziotti al loro arrivo, tra minacce e insulti d’ogni genere. Alla fine è stato arrestato e portato in questura. A scatenare il caos alla Coop di corso Carlo Alberto, giovedì pomeriggio, è stato un clandestino somalo di 25 anni: è finito in manette per tentata rapina, resistenza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. L’arresto ieri è stato convalidato dal giudice che, però, non ha ritenuto di dover applicare misure cautelari: ha rimesso in libertà il ladro con il solo obbligo di firma. 


Dagli accertamenti in questura è emerso che il somalo non aveva il permesso di soggiorno. Inoltre, lo scorso 26 aprile il questore di Milano gli aveva ordinato di lasciare il territorio italiano, ma lui non ha ottemperato al provvedimento. Invece di andarsene all’estero, è arrivato ad Ancona, dove evidentemente ha continuato a vivere nell’illegalità. 

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Corriere Adriatico