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ANCONA - Due settimane fa è stato arrestato dalla polizia dopo una spaccata in un emporio cinese di via De Gasperi. Lo scorso sabato ha assaltato una ferramenta di via 25 aprile. Poco più di ventiquattro ore dopo, il blitz in un bar della piazzetta della Coop, al Piano. In tutti i casi, un solo obiettivo: i soldi del fondo cassa.
Ieri, però, è andata male a un 33enne di origine siciliana, pluripregiudicato. L’uomo, con problemi di tossicodipendenza, è stato fermato e arrestato dalle Volanti della questura: stava all’interno dello Sweet Cafè di via Giordano Bruno, tentando probabilmente di arraffare i contanti contenuti in cassa. Una delle vetrine del bar presentava un “buco”, causato probabilmente dall’impatto con un mattone o una pietra. È da quel pertugio, si suppone, che il ladro ha trovato l’accesso al locale.
Il modus operandi
Del resto, sarebbe questo il suo modus operandi: introdursi nei negozi presi di mira con le spaccate.
Gli altri episodi
Ora è da vedere se, oltre a questi episodi, la procura gli contesterà altri fatti. Sabato sera, c’è stata infatti una tentata rapina alla pizzeria Da Francesca di via Serpilli: un malfattore ha sradicato il registratore di cassa e ha provato a fuggire. Il titolare gli è corso dietro, lo ha raggiunto e s’è innescata una violenta colluttazione. Sono volati cazzotti: alla fine il ladro è scappato. Non è finita. Nella notte tra sabato e domenica si è verificata una spaccata al negozio Oggetti e Desideri di corso Carlo Alberto. La porta a vetri è stata pesantemente danneggiata. Dalla cassa è sparito circa un centinaio di euro. Il furto è stato denunciato ieri mattina. E ancora: prima dell’arrivo delle Volanti allo Sweet Cafè era stato segnalato un pertugio aperto in una delle vetrine del negozio Cdr di via Colombo, specializzato in ricambi e accessori per elettrodomestici. Sarà ora la procura a dover valutare se attribuire al 33enne anche gli altri episodi furtivi, quasi tutti accomunati dallo stesso modus operandi.
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Corriere Adriatico