«Sosta selvaggia, noi ostaggi delle auto». Residente porta il Comune di Ancona in tribunale

«Sosta selvaggia, noi ostaggi delle auto». Residente porta il Comune in tribunale
ANCONA Auto parcheggiate ovunque, tanto da rendere pericoloso il passaggio dei pedoni e complicata l’uscita dai garage. Il caso della sosta selvaggia tra via della Loggia e...

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ANCONA Auto parcheggiate ovunque, tanto da rendere pericoloso il passaggio dei pedoni e complicata l’uscita dai garage. Il caso della sosta selvaggia tra via della Loggia e via della Catena finisce al Tar, per iniziativa di un residente esasperato che ha presentato un esposto contro il Comune di Ancona

 


Le ragioni

Motivo del contenzioso è il mancato riposizionamento di un cartello di divieto di accesso in via della Catena - sparito dopo i lavori di ripavimentazione di via della Loggia - da parte dell’amministrazione civica. Il ricorrente, che risiede in centro storico, lamenta la difficoltà quotidiana di uscire con l’auto dal proprio garage a causa della sosta selvaggia in via della Catena, strada senza sbocco, larga meno di 5 metri e a breve distanza dalla sede del Tar. Il fattore di rischio aumenta in concomitanza del cambio di turno del personale delle imprese del porto e la sera, quando i clienti entrano ed escono dal ristorante della zona e la presenza di pedoni è maggiore. In via della Catena - rappresenta l’avvocato Andrea Filippini nel ricorso - sono posizionati tre cartelli di divieto di fermata e due di divieto di sosta, eppure la stradina è sempre piena di veicoli parcheggiati ovunque, anche sull’incrocio: una cattiva abitudine che mette gli automobilisti in uscita a serio rischio di collisione con pedoni, monopattini e scooter che passano rasenti al muro, viste le dimensioni ridotte della carreggiata. «Il conducente che vuol vedere chi proviene dal lato sinistro deve in pratica invadere via della Loggia per circa due metri, quasi alla cieca» spiega il residente che ha fatto ricorso al Tar. «L’unica possibilità per vedere chi viene dal lato sinistro - aggiunge - è quella di entrare in via della Loggia con l’auto di traverso, manovra possibile solo in assenza di altre auto sull’incrocio che, in violazione al Codice della strada, sono sempre presenti». Colpa della sosta selvaggia ma, si evidenzia nell’atto, anche della «sistematica assenza di controlli da parte della polizia locale, nonostante le numerose richieste d’intervento fatte anche da altri residenti dell’area». La situazione negli ultimi mesi, stando al ricorrente, è peggiorata a causa del mancato riposizionamento del cartello di divieto di accesso a via della Catena, rimosso durante il restyling della pavimentazione di via della Loggia e non più re-installato, nonostante le sollecitazioni.


Una carenza che, di fatto, finisce per “autorizzare” l’ingresso di auto per cercare parcheggio nella stradina, creando ulteriore traffico. Nel giugno scorso il residente aveva scritto perfino una Pec alla sindaca Mancinelli (senza ricevere risposta), seguita a ottobre da un’istanza di avvio del procedimento, connotata da assoluta urgenza, che aveva suscitato l’interessamento del prefetto. Il ricorso al Tar nasce proprio a fronte del silenzio-inadempimento del Comune, affinché venga obbligato a mettere in sicurezza via della Catena.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico