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ANCONA - Più di 80 multe al giorno per i furbetti della sosta, tra chi parcheggia dove non dovrebbe e chi si “dimentica” di pagare il ticket per le strisce blu. In due mesi di zona gialla, dopo le restrizioni del lockdown, il capoluogo è tornato ad essere invaso da auto e bersagliato dai maleducati che lasciano le macchine ovunque: sui marciapiedi, davanti ai passi carrabili, sulle strisce pedonali, negli stalli riservati ad autobus e taxi.
Il conto è presto fatto: 2.400 contravvenzioni solo per la sosta irregolare che salgono a oltre 5mila se si considera anche il mancato pagamento dei posteggi blu. Il tutto dal 9 aprile ad oggi.
Con il passaggio in fascia gialla e, dunque, con il ritorno alla libera circolazione, senza più vincoli di spostamento, se non quelli dettati dal coprifuoco, le sanzioni per la sosta sono schizzate alle stelle.
Il Covid l’anno scorso ha inciso pesantemente: oltre 6mila sanzioni in meno rispetto al 2019 (erano state 43.752) e una riduzione del 15% in confronto al 2018 (44.273). Ma le strade deserte durante il lockdown sono ormai un ricordo: gli indisciplinati della sosta sono tornati ad assediare il centro.
I luoghi più bersagliati? Corso Stamira, piazza della Repubblica e corso Amendola perché qui si concentra lo shopping. In via Marconi la situazione è peggiorata da quando è stata realizzata la pista ciclabile. Via Corridoni resta tra le più attenzionate (e multate) da vigili per la presenza del Salesi. E poi c’è piazza Rosselli, davanti alla stazione, dove i furbetti sono di casa. «In una città con 100mila abitanti è logico che non tutti stiano alle regole, ma il problema della sosta irregolare resta molto sentito - spiega la comandante della polizia locale, Liliana Rovaldi -. Serve più senso civico. In centro c’è ancora l’abitudine, difficile da sradicare, di arrivare con l’auto fin sotto l’ufficio o davanti ai negozi. Sarebbe più opportuno sfruttare i mezzi pubblici e i parcheggi scambiatori, come quello degli Archi».
Ma intanto i vigili hanno ripreso a stangare gli indisciplinati, in collaborazione con i “berretti gialli”: da pochi giorni, infatti, anche gli ausiliari possono fare la multa a chi non rispetta le regole sulla sosta e, dunque, non più soltanto a chi non paga il ticket per i parcheggi blu. «È una svolta - sostiene la comandante Rovaldi -, così potremo concentrare le nostre risorse anche su altre attività, tenuto conto che nel 2020 abbiamo ampliato l’organico di 27 unità a tempo indeterminato e si sta svolgendo un concorso per un altro posto. Al cambio generazionale si accompagnerà un implemento dell’informatizzazione, fondamentale per un controllo più capillare della città».
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