Sos Piazza del Papa, i locali si blindano. Dopo l’ultima maxi rissa gli operatori si affidano alla vigilanza privata

Sos Piazza del Papa, i locali si blindano. Dopo l’ultima maxi rissa gli operatori si affidano alla vigilanza privata
ANCONA Vigilantes in Piazza del Papa per non chiudere le attività. Dopo i fatti di venerdì scorso ormai siamo davvero al limite di guardia, molto vicini...

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ANCONA Vigilantes in Piazza del Papa per non chiudere le attività. Dopo i fatti di venerdì scorso ormai siamo davvero al limite di guardia, molto vicini all’ultimatum: altri disordini e scattano le misure restrittive per i locali. Gli operatori temono la stretta sulle aperture serali. E allora corrono ai ripari con la security privata, che per gli esercenti della Piazza suona più come soluzione tampone. Infatti, dicono i gestori, il problema è di tipo sociale.

 

E sentirsi ancora una volta sub iudice da parte della autorità genera qualche malumore tra i titolari dei locali, che oltre ad essere bersaglio dei vandali rischiano pure la chiusura serale anticipata. 
La prevenzione
L’ultima aggressione da parte di un gruppo di giovanissimi, che già in città e in Piazza del Papa si è reso protagonista di atti di violenza, ha spinto gli esercenti a munirsi di un servizio di sicurezza privata. Alcuni già dall’anno scorso hanno richiesto l’aiuto dei vigilantes. Molti invece, quasi la maggior parte, si sono convinti ad adottare lo stesso servizio dopo la maxi rissa scoppiata in Piazza del Papa venerdì della scorsa settimana. «Da questo weekend avremo un uomo della security in ciascuno dei nostri locali - afferma Sebastian Lombardo, titolare del Raval e O Acqua O Vino - sinceramente abbiamo paura che impongano le chiusure anticipate». Timore che è ormai diffuso tra tutti gli operatori. «Purtroppo ci sentiamo più controllati noi che i delinquenti che stanno rovinando questa Piazza - dice Carlo Bolletta del Civico 61 - non resta che affidarsi alle agenzie private di sicurezza». «Per noi non è niente di nuovo - replica Dario Argenziano del Jet Set - la utilizzavamo anche l’anno scorso. Ad ogni modo ci siamo confrontati tra noi operatori e abbiamo deciso di mettere mano a questa situazione nei limiti di quello che è in nostro potere fare». La zuffa di venerdì scorso, purtroppo, non è un episodio isolato. Ce ne sono state altre, sempre in Piazza del Papa o nei luoghi limitrofi del centro città. E gli autori più o meno sempre gli stessi: bande di giovani, anche minorenni, in cerca di scontri in stile guerrieri della notte. «Solo che intervenire sugli esercizi pubblici genera un effetto risonanza che quasi finisce per dare importanza a questi soggetti - replica Argenziano - perché in questo modo ottengono quello che volevano: essere diventati noti in città per le loro scorribande. Invece si dovrebbe rispondere non con la repressione verso la nostra categoria, ma con una maggiore apertura ad eventi e proposte di aggregazione». In tutto questo, comunque, il clima in Piazza è un po’ cambiato. «Il problema c’è e dobbiamo gestirlo tutti insieme e in collaborazione con le autorità - dice Lombardo -, questa piazza non è solo dei ragazzini. Sarebbe penalizzante arrivare a chiudere per colpa di pochi ed escludere molti dalla vita sociale». 
L’intervento 


Ora è tutto nelle mani degli uomini della security. La maggior parte dei locali di Piazza del Papa ha scelto l’intervento dell’agenzia Vegas 2.0. «Andremo ad operare come al solito in via preventiva - dice Francesco Ierardi, titolare dell’agenzia insieme al socio Vito Cantarelli -, in prima battuta cerchiamo di conoscere un po’ il sottobosco giovanile con cui avremo a che fare». Ma nel momento in cui si dovesse accendere la miccia del contatto fisico, si passa all’azione. «Andiamo a bloccare le discussioni sul nascere - spiega il bodyguard -, se poi la situazione dovesse degenerare si richiede l’intervento delle forze dell’ordine. Questo, più o meno, è l’iter classico che si utilizza anche nelle discoteche».

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Corriere Adriatico