Sorprende in casa due ladre di gioielli, una si spoglia nella fuga: a giudizio ad Ancona

A fermarle sull’uscio della porta era stato il figlio della proprietaria. Scappando avevano perso il bottino

Sorprende in casa 2 ladre di gioielli, una si spoglia nella fuga: a giudizio
ANCONA - Torna a casa e sorprende sulla porta due ladre con in mano una cassetta con i gioielli della madre. Ne nasce una colluttazione, lui cerca di fermarle e loro nella...

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ANCONA - Torna a casa e sorprende sulla porta due ladre con in mano una cassetta con i gioielli della madre. Ne nasce una colluttazione, lui cerca di fermarle e loro nella fuga perdono i preziosi. Ma il figlio della proprietaria dell’appartamento non demorde: le segue e prende la targa dell’auto su cui scappano le malviventi. È probabilmente grazie al suo sangue freddo che le ladruncole sono finite a processo davanti al collegio penale con l’accusa di tentata rapina in concorso. Alla sbarra ci sono due croate di 30 e 29 anni, entrambe senza fissa dimora.

 

Le indagini

Le imputate erano state denunciate a piede libero dopo le indagini portate avanti dagli agenti della questura dorica e sulla scorta della denuncia sporta dagli inquilini dell’appartamento dove le due avevano cercato di rubare. Si tratta di un’abitazione nel cuore del quartiere adriatico. Il blitz risale al pomeriggio del 31 maggio del 2015. Ieri a testimoniare è stato proprio chi aveva cercato di fermare le ladruncole, chiamando poi a supporto le Volanti. Il testimone, 32enne, ha raccontato al collegio penale i frammenti di quell’incontro, tanto inaspettato quanto turbolento, contro le bandite.

Il racconto

L’uomo le aveva pizzicate proprio sull’uscio della porta, mentre loro cercavano di guadagnare la fuga. «Se ne stavano andando con una scatola di cartone dove c’erano i gioielli di mia mamma» ha detto il testimone. «Ho così colpito la scatola per far sì che non rubassero nulla». I preziosi erano caduti sul pianerottolo, dispersi in maniera tale da rendere impossibile il recupero da parte delle ladre. A quel punto, stando a quanto denunciato dal 32enne, era scattato un parapiglia sul pianerottolo, al termine del quale le due croate erano riuscite ad avere la meglio sull’inquilino dell’appartamento. Erano così scappate via, fuori dal palazzo, cercando di raggiungere nel minor tempo possibile l’auto parcheggiata all’esterno, una Alfa Romeo 147. Il 32enne le aveva seguite. Una delle due si era all’improvviso abbassando i pantaloni, dicendole: «Vuoi questo da noi? Vattene via». L’inquilino si era così fermato, appuntandosi però la targa dell’Alfa Romeo. Dentro, presumibilmente, non c’era nessuno ad attendere la coppia di ladre.

Subito dopo la fuga a bordo del veicolo, il 32enne aveva chiamato le Volanti per i primi rilievi di rito. Ieri ha testimoniato anche la proprietaria dei gioielli, la quale era però arrivata a casa quando ormai le due donne erano scappate. «Più che preziosi - ha detto ieri - erano chincaglie». Le croate sono difese dall’avvocato Paolo Zaccaria, sentenza il 3 aprile.

 

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Corriere Adriatico