Ancona, i sommelier della droga venivano ricompensati con dosi extra

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ANCONA - La gang di spacciatori era talmente organizzata e radicata sul territorio che poteva fare affidamento su veri e propri "sommelier" della droga, disposti ad assaggiarla per testarne la qualità ed esprimere il loro giudizio, particolarmente attendibile. In cambio, i degustatori venivano ricompensati con un omaggio della casa, ovvero dosi extra di eroina da consumare gratuitamente. E' uno degli aspetti più inquietanti che emerge dall'operazione "Terra bruciata", condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto Operativo di Ancona e coordinata dal Pm Irene Bilotta. Nove i soggetti, tutti stranieri, colpiti dalle ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip Carlo Cimini: 8 sono in cella, di cui due a Montacuto (il 22enne kosovaro Mentor Berisha e il 21enne tunisino Jaberi Sleh), mentre un nigeriano è ancora ricercato. E’ l'ultima tranche di un'indagine avviata nel 2014 che ha portato all'arresto di 35 malviventi e al sequestro di 3 chili di eroina tra Ancona e Sanremo, considerate le piazze principali. L'ultimo colpo alla gang è stato messo a segno dai carabinieri ai danni di "sputapalline" che nascondevano l'eroina in bocca e la spacciavano indisturbati nei luoghi più affollati del capoluogo: davanti alla fontana di piazza Roma, nella pineta del Passetto, di fronte al teatro delle Muse e in piazza del Papa, mimetizzati tra la movida by night o in pieno giorno, anche sotto il portone della chiesa di San Domenico. 
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Corriere Adriatico