Ancona Soccorso, è Giusti il nuovo capo. Dopo 5 anni il direttore della centrale operativa del 118: «Ottimizzare le risorse»

La centrale operativa del 118 e il nuovo dirigente Mario Giusti
ANCONA - Dopo oltre cinque anni la centrale operativa del 118 ha un nuovo capo: è il dottor Mario Giusti, 59enne jesino, anestesista rianimatore con funzioni...

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ANCONA - Dopo oltre cinque anni la centrale operativa del 118 ha un nuovo capo: è il dottor Mario Giusti, 59enne jesino, anestesista rianimatore con funzioni nell’emergenza intraospedaliera e sull’elisoccorso, dal 2010 responsabile del Trauma Center del Dipartimento d’emergenza e dal 2018 del Coordinamento e Registro Traumi a Torrette. Entrerà in servizio dal 1° maggio, dopo il passaggio dall’Azienda Ospedali Riuniti (che controlla ancora il servizio di elisoccorso) all’Asur Area Vasta 2 che, invece, ha la competenza della centrale operativa di Ancona Soccorso.

 
La scelta
Il dottor Giusti è risultato vincitore del concorso indetto dall’Asur davanti al dottor Benedetto Marini, anestesista della clinica di Rianimazione di Torrette e al dottor Gabrio Marinelli, reggente del servizio di elisoccorso regionale. Si va così a colmare un gap che durava ormai da cinque anni: dal febbraio 2017, infatti, a gestire la centrale operativa di Ancona Soccorso è stato (ed è tuttora) Ermanno Zamponi, contestualmente responsabile della centrale di Macerata. 


«Lavoreremo dalla base per ottimizzare le risorse», dice Giusti, consapevole della carenza di personale, soprattutto medici del 118. La strategia che verrà condivisa con l’Asur punta sull’ottimizzazione delle professionalità infermieristiche a disposizione, rendendo le postazioni più performanti. Ma soprattutto, si cercherà di garantire una prospettiva occupazionale migliore ai medici, seguendo una razionalizzazione dei profili: esistono infatti medici dipendenti, altri a convenzione, altri strutturati nell’organico del Pronto soccorso e altri ancora degli organici territoriali. Un sistema che, così com’è configurato, non assicura uniformità nelle prospettive di carriera, il tutto in una fase storica che coincide con il picco della curva pensionistica, che ha portato a numerose uscite e a un insufficiente ricambio generazionale. 


Tra gli obiettivi che si vuole perseguire c’è anche il rafforzamento del binomio tra la centrale operativa del 118 di Ancona e l’elisoccorso, migliorando l’efficienza delle reti delle patologie tempo-dipendenti. E non è escluso che si torni a parlare della possibilità di trasferire la base dell’elisoccorso notturno da Fabriano ad Ancona per questioni legate alle condizioni meteo, rendendo l’hub del Sanzio operativo H24. 


Tra gli altri nodi da risolvere, i problemi logistici della centrale di Ancona Soccorso, i rapporti con le associazioni di volontariato per l’esternalizzazione di certi servizi i postazioni, il rinnovo del contratto di tre Oss che erano state formate per fare le operatrici radio ma al momento sostituite da autisti e un mezzo jolly (con autista infermiere) che nell’Av2 non è mai stato istituito. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico