Ancona, auto imbottita di sigarette di contrabbando, arrestato conducente

Le sigarette di contrabbando nascoste in una intercapedine

ANCONA - Le Fiamme Gialle di Ancona, in collaborazione con i funzionari dell'Agenzia delle Dogane, hanno rinvenuto e sequestrato nel porto dorico 66 chili di tabacchi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI

99,98€

40€
Per 2 anni

ATTIVA SUBITO

OFFERTA MIGLIORE

ANNUALE

49,99€

19€
Per 1 anno

ATTIVA SUBITO

MENSILE

4,99€

1€ AL MESE
Per 3 mesi

ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE

MENSILE

4,99€

1€ AL MESE
Per 3 mesi

ATTIVA SUBITO

ANNUALE

49,99€

11,99€
Per 1 anno

ATTIVA SUBITO

2 ANNI

99,98€

29€
Per 2 anni

ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Le Fiamme Gialle di Ancona, in collaborazione con i funzionari dell'Agenzia delle Dogane, hanno rinvenuto e sequestrato nel porto dorico 66 chili di tabacchi lavorati esteri di contrabbando, trasportati a bordo di un’auto con targa romena sbarcata da una motonave proveniente dalla Grecia. Nonostante il conducente del mezzo, un cittadino moldavo, riferisse di non aver nulla da dichiarare ai fini doganali, gli agenti decidevano di approfondire il controllo dell’auto. Veniva così scoperta, all’interno del portabagagli, un’apertura artatamente ricavata, che dava accesso ad un doppiofondo creato dentro il paraurti posteriore, dove venivano rinvenute numerose stecche di sigarette. Venivano poi scoperti altri doppifondi creati nei parafanghi, nel paraurti anteriore e nel pianale, sempre raggiungibili tramite aperture appositamente create, all’interno dei quali risultavano stipate ulteriori stecche di sigarette, marca Winston, riportanti il contrassegno del monopolio dello Stato moldavo. Complessivamente venivano così sequestrate 329 stecche, pari ad un peso di 65,8 chili. Il conducente del mezzo veniva quindi tratto in arresto e associato presso la casa circondariale di Montacuto con l’accusa di contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico