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ANCONA - Occhi elettronici su tutta la città. Dalla periferia al centro, dai parchi agli edifici scolastici, passando per i campetti sportivi in via di riqualificazione: arriveranno a 502 le telecamere collocate sul territorio comunale. Quasi il doppio di quelle presenti attualmente e ferme a quota 277.
Si tratta di un intervento «dedicato ad implementare la sicurezza in città, che vuole servire da deterrente per evitare vandalismi e situazioni di degrado. Vogliamo proteggere il patrimonio pubblico. Non da meno, le spycam serviranno a supportare il lavoro delle forze dell’ordine. Nel corso del 2022 sono state una novantina le richieste di visione delle immagini da parte di questura e carabinieri. Nel 2021 erano state 141. Questo vuol dire che le telecamere servono» le parole dell’assessore alla Sicurezza Stefano Foresi.
I fronti
Ma dove verranno collocate? La partita delle nuove installazioni si gioca su più fronti. Da una parte c’è il progetto, coordinato dagli assessorati alla Sicurezza e allo Sport, che porterà in funzione 160 spycam. I dispositivi, per un intervento da 160mila euro, verranno installati sopratutto nei campetti in via di restyling, nei pressi delle scuole e nei parchi. Troveranno posto, per esempio, al Cardeto, alla Cittadella, al Forte Altavilla, al campo sportivo di via Aso e al campetto di via Maratta. Il rafforzamento degli occhi elettronici è previsto anche al Piano, con dispositivi in piazza d’Armi e piazza Ugo Bassi. Oltre a questa tranche di 160 telecamere, ne verranno acquistate altre 32. E serviranno solamente al presidio degli Archi. «Le spycam - dice Foresi - verranno piazzate sotto i portici, nella parte alta e in quella bassa del parco Pacifico Ricci e nei pressi del SocialLab».
Infine, in piedi c’è il progetto delle 33 telecamere Ocr, dispositivi in grado di leggere le targhe dei veicoli.
Le criticità
L’intento di disseminare occhi elettronici un po’ ovunque è dare ai cittadini una maggiore percezione di sicurezza. Non è caso, parte delle spycam verranno posizionate al Piano, al centro nell’ultima settimana di episodi di violenza. «In quartiere delicato come il Piano possono accadere situazioni di criticità - conclude Foresi - ma c’è la volontà, da parte nostra e delle forze dell’ordine, di dare sicurezza. Il territorio è presidiato continuamente, certe situazioni non rimangono impunite». Il caso a cui fa riferimento l’assessore è l’inseguimento e l’arresto avvenuto lo scorso sabato in via Generale Pergolesi: in manette, sotto gli occhi dei passanti, c’è finito un pusher tunisino che aveva addosso quasi mezzo etto di cocaina. «Se basta l’ordinanza anti alcol firmata dal sindaco? Ha dato un buon risultato, lo dicono i residenti e gli operatori commerciali. Per me il punto di svolta del quartiere sarà la nuova piazza d’Armi».
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Corriere Adriatico