Una sgasata provoca la zuffa al mercato: lite tra ambulanti a colpi di mattarello

Una sgasata provoca la zuffa al mercato: lite tra ambulanti a colpi di mattarello
ANCONA  - Tutto è cominciato con il piede pigiato sull’acceleratore. Movimento fatale, che ha dato gas a una lite finita a colpi di mattarello. Lunedì...

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ANCONA  - Tutto è cominciato con il piede pigiato sull’acceleratore. Movimento fatale, che ha dato gas a una lite finita a colpi di mattarello. Lunedì mattina al mercato del Piano, un ambulante di 35 anni, ha effettuato una brusca accelerazione con il suo furgone in prossimità di un banco alimentare lì accanto. I fumi provocati dal motore hanno infastidito i clienti che erano in fila per fare la spesa e pure il vicino di bancarella, un 54enne del luogo. 



La discussione, mantenuta su toni verbali accesi, sembrava essersi chiusa lì; invece, nel pomeriggio i due commercianti si sono incontrati mentre effettuavano le pulizie dell’area a loro assegnata dal Comune. Il chiarimento chiesto da uno dei due è degenerato in una aggressione fisica. Il commerciante più giovane ha estratto da uno dei sacchi dell’immondizia un mattarello in legno e sferrato qualche colpo al rivale, colto di sorpresa. L’immediato intervento di una gazzella della Radiomobile di Ancona, allertata da una telefonata al 112, ha evitato il peggio. I carabinieri hanno riportato la calma e sequestrato l’arma impropria, mentre l’uomo è stato denunciato. 
Sempre al Piano ai militari non è passata inosservata l’attività di un parcheggiatore abusivo 33enne, di origini nigeriane. Lo hanno sorpreso in Piazza d’Armi mentre avvicinava gli automobilisti e chiedeva il contributo in cambio del parcheggio sicuro. Gli è stata comminata una sanzione pecuniaria di 771 euro, così come previsto dal Codice della Strada, per coloro che esercitano l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine senza averne l’autorizzazione.

L’entità della violazione può assumere rilievo penale, se nell’attività di parcheggiatore sia impiegato un minore, o il soggetto sia stato già sanzionato per la medesima violazione, e prevede l’arresto da sei mesi a un anno e l’ammenda da 2.000 a 7.000 euro, oltre alla confisca delle somme percepite. L’invito delle forze dell’ordine è non sottostare alla richiesta di denaro per parcheggiare l’auto in spazi liberi e segnalare la presenza di abusivi. 

 

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Corriere Adriatico