Ancona, dagli sfottò social alla resa dei conti. Mega rissa, 4 baby bulli dal giudice

Ancona, dagli sfottò social alla resa dei conti. Mega rissa, 4 baby bulli dal giudice
ANCONA Prima gli insulti social, poi il regolamento di conti con tanto di pugni, spintoni, coltelli e un bicchiere di vetro spaccato sulla testa di un rivale. Il terrore...

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ANCONA Prima gli insulti social, poi il regolamento di conti con tanto di pugni, spintoni, coltelli e un bicchiere di vetro spaccato sulla testa di un rivale. Il terrore s’era palesato in piazza del Papa la notte del 20 agosto del 2021, quando due bande rivali si erano affrontate senza pietà e per motivi banalissimi: provocazioni reciproche e sfottò sui social. La mega zuffa aveva portato gli agenti della Squadra Mobile a denunciare dieci ragazzi (quasi tutti italiani di seconda generazione), la metà dei quali minorenni. Si sono aperti due filoni: uno al tribunale di corso Mazzini, l’altro a quello di via Cavorchie, competente per gli under 18. 

 


Il percorso

Qui sono già state definite le posizioni di quattro ragazzi, tutti tra i 17 e i 18 anni, residenti nel capoluogo dorico: per uno è arrivata sentenza di proscioglimento, nei confronti degli altri tre il giudice minorile ha avallato la richiesta di messa alla prova. Faranno un percorso di volontariato della durata di otto mesi.

Deve ancora essere affrontata la posizione di un quinto indagato. Per quanto riguarda i reati, tutti devono rispondere di rissa. Uno anche di lesioni personali, perché aveva rotto un bicchiere in testa al rivale. Su un altro ancora pende l’accusa di porto abusivo di oggetti atti ad offendere: aveva partecipato alla rissa brandendo un coltello da cucina della lunghezza complessiva di trenta centimetri. 

I fatti

Stando a quanto ricostruito dagli investigatori della Mobile, la violenza era esplosa a ridosso di piazza del Papa, nel tratto tra via della Catena e via Pizzecolli. Le due fazioni - divise in cinque contro cinque stando alla polizia - si erano probabilmente incontrate per caso dopo essersi scambiate insulti social. A capo di uno dei due gruppi ci sarebbero stati alcuni ragazzi d’origine marocchina, residenti a Torino, venuti in vacanza in riviera e ospiti di un giovane residente nel capoluogo. Dalle telecamere della Prefettura e di un’attività commerciale di piazza del Papa si vedeva un ragazzo allontanarsi per andare a prendere un coltello e brandirlo contro i rivali, per poi infilarlo nei jeans all’arrivo della polizia e nasconderlo sotto una pianta in via Catena, dove è stata trovata anche una bomboletta di spray urticante.

Uno dei “torinesi”, 20enne all’epoca dei fatti, era rimasto ferito alla testa, colpita da un bicchiere di vetro lanciato da uno dei facinorosi, che ha ottenuto dal giudice la messa alla prova. Ci sarebbero poi stati spintoni e pugni. Una ragazza era caduta nel parapiglia. All’arrivo della polizia c’era stato il fuggi fuggi. Tra i difensori ci sono gli avvocati Francesco Nucera e Marco Flavio Torelli.

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Corriere Adriatico