Semaforo verso la baia: scattano code e proteste. Il messaggio di Foresi

Semaforo verso la baia: scattano code e proteste. Il messaggio di Foresi
ANCONA -  Fa discutere il semaforo messo in funzione da mercoledì sulla strada d’accesso a Portonovo. In tanti si lamentano per le code, soprattutto in entrata...

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ANCONA -  Fa discutere il semaforo messo in funzione da mercoledì sulla strada d’accesso a Portonovo. In tanti si lamentano per le code, soprattutto in entrata ed al mattino, che si debbono fare prima di accedere alla baia, con il pericolo che la fila di auto arrivi fino alla rotatoria, sulla provinciale. 


Lamentele soprattutto da parte di chi va a Portonovo per lavoro, costretto ad aspettare alcuni minuti prima di avere il verde e gli intralci che possano arrivare in caso del passaggio di un’ambulanza, come è successo proprio giovedì quando il mezzo a fatica è riuscito ad arrivare al molo per prelevare una persona che aveva bisogno di ricovero ospedaliero. Dall’altro piatto della bilancia il fatto che con l’installazione di questo semaforo ora è possibile scendere e salire in maggiore sicurezza, visto che non si incrociano le auto e soprattutto i bus navetta ed il mezzo di linea della Conerobus può percorrerla con maggiore facilità. 

 
Del resto era stata proprio la protesta degli autisti di Conerobus ad innescare la protesta e costringere il Comune a prendere provvedimenti, prima con un semaforo a luce gialla lampeggiante ed ora con un vero e proprio semaforo, azionato a batteria. Una protesta che era arrivata anche ai limiti dello sciopero, per cui i sindacati avevano dato inizio alle procedure di legge. «La sicurezza non ha prezzo - afferma l’assessore Stefano Foresi, che si è speso in prima persona per risolvere questa criticità - Chiedo pazienza e la collaborazione di tutti. Aspettare pochi minuti è un sacrificio sopportabile, se serve a scendere od a salire per una strada impervia con maggiore facilità e meno pericoli. Il problema delle code esiste, anche se si presenta solo al mattino e già dopo le 11 il traffico è più scorrevole. Avevamo chiesto di piazzare i due semafori ad una distanza più ridotta degli attuali 430 metri, per ridurre il tempo di fermata, ma le stesse organizzazioni sindacali hanno definito la modalità in funzione».


«Pur prendendo atto che l’installazione del semaforo va incontro alle nostre richieste - afferma Giorgio Andreani della Uil Trasporti - ribadiamo che si tratta di una soluzione tampone, arrivata peraltro quando ormai la stagione sta per finire. Occorre affrontare il problema per tempo e non all’ultimo minuto, come è successo. E poi mi chiedo: ma perché il semaforo non è stato posizionato prima?». Intanto sempre sulla strada d’accesso, emerge una nuova criticità. La fessura sempre più grande che si apre sul muraglione di contenimento, proprio poco dopo la postazione del semaforo a scendere. Una crepa pericolosa, che si sta allargando giorno dopo giorno. «Siamo al corrente della situazione - risponde ancora Stefano Foresi - I nostri tecnici la stanno monitorando con i vetrini ed il geologo la ispeziona ogni 15 giorni. Anche questo è un problema reale, che va studiato attentamente. E’ quello che faremo non sottovalutando i rischi e la pericolosità».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico