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ANCONA - Ancona perde un pezzo di storia, a un prezzo troppo basso. La vecchia scuola elementare Scandali di via Tavernelle, inserita in più di una circostanza nel piano delle alienazioni definito dal Comune, è stata venduta all’asta per una cifra attorno ai 170.000 euro. Il complesso scolastico è stato acquistato da un fondo immobiliare che provvederà alla demolizione del fabbricato per fare posto ad unità abitative residenziali.
Per alcuni un passo importante nella riqualifica di questa zona - considerato l’impatto visivo deprimente dell’edificio in abbandono e il pericolo di cedimenti -, per altri invece un vero e proprio smacco per il quartiere. Tesi questa sostenuta da Alessandra Maltoni nipote di Alessandro Maggini, il partigiano ucciso dai nazifascisti il 6 febbraio 1944 ad Ostra.
«Ho provato un grande senso di tristezza perché hanno venduto un edificio pubblico al prezzo di un orto sottraendolo a tante ipotesi di progetti presentati e che sarebbero stati utili alla collettività. È anche più triste vedere l’indifferenza di un’amministrazione per quei luoghi che sono il ricordo di tante generazioni che hanno imparato a conoscersi e a volersi bene tra i banchi di scuola».
La Scandali di via Tavernelle è abbandonata da anni, divenuta rifugio di sbandati e senza tetto: l’immobile una volta chiuso è finito nel dimenticatoio. Nei mesi scorsi erano dovuti intervenire anche i vigili del Fuoco per dei pluviali per la raccolta dell’acqua piovana che rischiavano di venire giù da un momento all’altro. E il Comune che ne pensa? Tiziana Borini, assessore alle Politiche educative.
«Sono anni che la vecchia scuola Scandali si trova in stato di abbandono. Il fatto che sia stata venduta potrebbe rappresentare una svolta per la riqualificazione della zona. Impossibile ipotizzare un intervento da parte del Comune per il recupero dell’immobile anche perché nello stabile accanto c’è la scuola elementare Maggini». Borini allarga lo sguardo: «Solo quest’anno abbiamo aperto cantieri alla De Amicis, alla Antognini e alla Garibaldi. Si tratta di interventi piuttosto onerosi che si vanno ad affiancare a quelli fatti alla Socciarelli e alla Mercantini dove sono stati impegnati dei fondi». Conclude l’assessore: « Il fatto che lo stabile sia andato all’asta e poi venduto non può intaccare la memoria di Alessandro Maggini a cui è dedicata la scuola accanto all’ex Scandali, e il Comune tutti gli anni è sempre stato presente alla commemorazione dell’eccidio nazifascista a Ostra».
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Corriere Adriatico