ANCONA - «È una classe abbandonata a se stessa. I bambini fanno quello che vogliono e rischiano di farsi male, come è già accaduto. Abbiamo segnalato...
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L’ultimo lunedì mattina, quando una bimba è caduta sbattendo la testa contro una sedia, ferendosi la fronte. È stato necessario il trasporto al pronto soccorso. Il culmine di una situazione che i familiari non vogliono più tollerare. Anche perché la loro richiesta di un controllo per fare luce sulla presunta inerzia della maestra in questione sarebbe rimasta inascoltata dagli organi preposti. I primi incidenti risalirebbero a fine febbraio. «Ad un certo punto – racconta una mamma – abbiamo notato un cambiamento nei nostri figli. Tornavano a casa piangendo, nervosi, con dei lividi e degli ematomi sul corpo. Addirittura, ad una bimba le si è rotto un dente. Si è creato un clima poco sereno, tanto che alcuni piccoli hanno iniziato a non voler più rientrare in classe. Da lì, abbiamo iniziato a confrontarci e abbiamo capito che qualcosa non andava».
E così, il 7 marzo è scattata la prima lettera indirizzata alla dirigente per chiederle un incontro in merito alla capacità della maestra di gestire la classe. «La preside – prosegue un’altra mamma – ci ha rassicurato, dicendo che avrebbe verificato ma non è cambiato nulla. Mio figlio si è spaccato due volte il labbro. Come ha fatto? Non lo so, perché la docente presente in quel momento non sa spiegarlo. Abbiamo accertato, anche grazie al resto del personale didattico, che in quella classe i bimbi fanno quello che vogliono, creando una sorta di autogestione e costringendo le altre insegnanti ad intervenire. È normale che gli incidenti avvengano, ma ci vuole un po’ di controllo. Non vogliamo valutare le capacità professionali di quella maestra, ma chiediamo solamente che venga fatta una verifica per accertare che gli episodi avvenuti in sua presenza siano solo una casualità e per avere la garanzia che sappia gestire i bambini». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico