Sballo, alcol e maxi rissa in centro ad Ancona: la trasferta violenta dei maranza. Denunce? Neppure una

Pugni e cinghiate da Rosa Food, fermati 4 minori: nessun provvedimento Sono studenti sudamericani della provincia, venuti apposta per picchiare

ANCONA Dalle città limitrofe al centro di Ancona per trascorrere un pomeriggio di alcol e violenza. La gita dei maranza è finita come nei peggiori saloon del Far...

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ANCONA Dalle città limitrofe al centro di Ancona per trascorrere un pomeriggio di alcol e violenza. La gita dei maranza è finita come nei peggiori saloon del Far west, con una mega zuffa dove i tavolini dei dehors di Rosa Food sono stati trasformati in catapulte, e la bottiglie rotte in armi da puntare al collo del nemico di turno. In mezzo, morsi, calci, pugni e anche tanta paura per i passanti che nel tardo pomeriggio di venerdì sono stati sfiorati dalle scene da brividi. La dinamica della baraonda e le responsabilità individuali sono al vaglio dei carabinieri, titolari delle indagini.

 

L’identikit

Al momento dei fatti sono stati fermati, oltre agli adulti coinvolti, quattro ragazzini, tra i 16 e i 17 anni, tutti di origine sudamericana. Stando ai primi riscontri, sarebbero stati loro ad aver acceso la miccia dello scontro, prima con il gestore dell’Arte della Pizza, poi con il cuoco di Rosa e il suo titolare, Fabrizio Boari. Due giovani abitano a Jesi, un altro a Montemarciano, un altro ancora risiede nel capoluogo dorico. Alcuni sono nati in Italia, altri ci sono cresciuti. Studenti e senza macchie, almeno per ora, sul capitolo giustizia. I “forestieri” sarebbero venuti ad Ancona per trascorrere un pomeriggio con il loro amico, piazzandosi in via Benincasa e passando il tempo - questo dicono i testimoni - a fare chiasso e scolare vodka. Proprio per il rumore sarebbero stati ripresi dal gestore dell’Arte della Pizza. «Gli ho solo detto di farsela finita» ed è scoppiato il finimondo, terminato nel dehors di Rosa al grido di «siamo minorenni, non potete farci niente». Ci sono stati colpi, parate e contraccolpi. Ma chi ha fatto cosa, e nel dettaglio, lo dovranno dire le indagini. In procura verrà probabilmente aperto un fascicolo per rissa. Per accostare il reato di lesioni servono le querele di parte. Di certo c’è che il cuoco di Boari, un tunisino di 38 anni, è finito all’ospedale di Torrette. Il gestore dell’Arte della Pizza ha rimediato una ferita al labbro e probabilmente sporgerà denuncia contro chi l’ha picchiato. Chi ha subito lesioni non gravi è stato medicato sul posto. Al pronto soccorso di Jesi sono stati portati due dei quattro ragazzini identificati dai carabinieri, supportati dai colleghi della polizia. Oltre ai testimoni oculari del Far west gli investigatori guidati dal maggiore Manuel Romanelli si serviranno delle immagini delle telecamere cittadine per ricostruire la dinamica dell’episodio che ha spaventato il centro.

I frame

I carabinieri hanno acquisito anche il video pubblicato dal Corriere Adriatico che riprende la parte finale della zuffa, dove si vedono i tavolini sradicati da terra e gli arredi cadere come birilli in un marasma generale. Un ragazzino vestito di nero ruzzola a terra, un altro con il cappuccio rosso calato sul viso fugge via, in direzione Tredici Cannelle, barcollando e tenendosi la testa, come se fosse stato colpito. Due vigili urbani provano a calmare gli animi, i passanti urlano spaventati. C’è chi filma la sequenza da brividi. Scene a cui, in uno dei corsi principali della città, non si dovrebbe mai assistere.

 

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Corriere Adriatico