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ANCONA - Ad accendere la scintilla è stato l’alcol, unito ai soliti motivi banali: una provocazione, una parola di troppo. All’improvviso, sono volati spintoni e pugni. Una decina i giovani coinvolti, la maggior parte stranieri, tre quelli bloccati dalla polizia e denunciati. Nessuno ha dovuto far ricorso alle cure dell’ospedale, anche se sul volto e sulle braccia portavano i segni della scazzottata da paura.
A chiamare il numero unico d’emergenza 112, sabato sera, sono stati i residenti, infastiditi dagli schiamazzi e allarmati dalla scena a cui hanno assistito. Sotto le loro finestre, in via Piave, attorno alle 22,30 un nutrito gruppo di ragazzi, tutti palesemente ubriachi, è venuto alle mani davanti ad un bar. La tensione, alimentata da insulti, minacce e accuse reciproche, rapidamente è salita alle stelle ed è sfociata in un confronto senza esclusione di colpi. Via Piave si è trasformata in un ring: ceffoni, pugni, calci. Sul posto sono intervenute le Volanti della questura e una pattuglia dei carabinieri in ausilio. Sentendo le sirene spiegate, è scattato il fuggi fuggi. I poliziotti sul posto hanno fermato due italiani, mentre un terzo soggetto, di nazionalità peruviana, è stato rincorso e bloccato in un secondo momento. Gli altri contendenti, invece, sono scappati tutti. I tre sono stati denunciati per i reati di rissa e ubriachezza molesta, il peruviano anche per resistenza, dal momento che si è scagliato contro gli agenti nel momento in cui veniva braccato, benché si reggesse in piedi a malapena per i drink tracannati.
Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, i tre facevano parte di un gruppo che si è scontrato con un’altra fazione, composta per lo più da romeni, i quali però sarebbero riusciti a darsela a gambe prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
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Corriere Adriatico