Ancona, ricatto alla studentessa «Spogliati ancora o pubblico i video»

Ricatto hard on line
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ANCONA - Costretta a spogliarsi e a girare filmini hard per un ragazzo conosciuto su Facebook. È questo lo scenario ricostruito dalla procura per fare luce su un presunto ricatto a luci rosse pianificato da un 20enne di origine turca un tempo residente in Vallesina. Il giovane, tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, avrebbe indotto una studentessa anconetana minorenne a produrre materiale pornografico sotto ripetute minacce. «Se non continui a girarmi i filmini, diffondo i file in rete», le avrebbe detto lui per tenere sotto scacco la ragazzina, 15enne all’epoca dei fatti. Il turco, trasferitosi in Abruzzo, finirà a processo con una duplice accusa: produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale su minore. Quest’ultimo reato è stato contestato dal pm Valentina Bavai anche se tra i due non c’è mai stato un rapporto diretto. Nel contesto è ipotizzabile perché l’anconetana, assistita dall’avvocato Federica Battistoni, sarebbe stata indotta a filmarsi mentre praticava atti sessuali. Il rinvio a giudizio per il 20enne è stato decretato dal gup Paola Moscaroli che ha fissato l’udienza per l’imputato al prossimo ottobre. 
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Corriere Adriatico