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ANCONA Qualcosa si muove al Palaveneto. E per la prima volta dopo anni non sono intrusi o sbandati alla ricerca di un rifugio. È l’effetto dei lavori di spoglio dei locali propedeutici all’avvio del cantiere da 8,3 milioni (di cui 6,6 coperti dal Pnrr) che interesserà il palazzetto di via Veneto.
Le operazioni
Gli operatori di una ditta esterna sono entrati nella struttura già venerdì scorso per un primo sopralluogo ma lo sgombero vero e proprio è cominciato soltanto ieri mattina. Accompagnati dagli agenti della Polizia locale per scongiurare la presenza di estranei, i tecnici si sono fatti strada attraverso anni di abbandono e di disperazione.
L’obiettivo
L’obiettivo: consegnare il cantiere alla Ubaldi Costruzioni entro metà febbraio. Intanto si lavora ai preparativi. «Stiamo procedendo allo spoglio dei locali antistanti perché l’idea sarebbe quella di procedere ai lavori di adeguamento sismico del palazzetto attraverso l’accantieramento su quell’area» spiega Tombolini. In altre parole, demolire il fabbricato che sta dietro i condomini di via Veneto per far spazio ai camion. I fondi per l’intervento ci sono - per un costo approssimativo di 80mila euro - e l’intera demolizione potrebbe durare circa 60 giorni. Tombolini dà per quasi sicura questa strategia. Cosa sorgerà al posto della palazzina? «L’idea di farci un parcheggio a raso» dice. Un'area di sosta per atleti, spettatori e residenti. Ma per ora i problemi sono altri. A partire dal prossimo target progettuale fissato dal Pnrr per la rinascita del Palaveneto, ovvero il 30% dei lavori già eseguiti entro la fine del 2024.
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Corriere Adriatico