ANCONA - Capita che l'occhio di una giovane appassionata d'arte si posi per caso su un'antica lapide, appesa a una parete vicino a un distributore del...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Da Palazzo del popolo, è partita una segnalazione alla Soprintendenza ai beni archeologici delle Marche, che a sua volta ha attivato i carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio culturale. I detective dell'arte di Ancona hanno avviato subito una ricognizione in tutte le tre sedi dell'Istituto, i cui vertici hanno fornito sin dall’inizio la massima collaborazione. Nei locali di via Birarelli, cuore antico del Guasco, dove ha sede il Dipartimento ricerche dell’Inrca, all’inizio di marzo sono state trovate e sequestrate su ordine del pubblico ministero Paolo Gubinelli quattro anfore di epoca romana. Erano in buono stato di conservazione e gli esperti della Soprintendenza le hanno stimate di interesse archeologico e dunque meritevoli di essere sottoposte a vincolo e acquisite al patrimonio dello Stato. Le anfore erano lì da molto tempo, ma non certo da prima del 1909, anno che secondo la normativa sui beni archeologici fa da discrimine per la possibilità dei privati di conservarne la proprietà. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico