Ancona, smartphone e portafogli rubati mentre è in acqua e agguato nei bagni pubblici: il baby bullo della Baia va in carcere

Ancona, smartphone e portafogli rubati mentre è in acqua e agguato nei bagni pubblici: il baby bullo della Baia va in carcere
ANCONA - Prima l’agguato nei bagni pubblici di piazza Roma per spillare a un coetaneo neanche venti euro. Poi lo scippo a Portonovo, nei confronti di un ragazzino che stava...

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ANCONA - Prima l’agguato nei bagni pubblici di piazza Roma per spillare a un coetaneo neanche venti euro. Poi lo scippo a Portonovo, nei confronti di un ragazzino che stava facendo il bagno e a cui sono spariti portafoglio e smartphone. Niente più sconti al baby rapinatore: finisce in carcere. Il ragazzo, 17enne nigeriano, è stato arrestato nei giorni scorsi dalla polizia e portato nell’istituto penitenziario di Bari dopo l’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale dei Minorenni

La pena

Dovrà scontare due anni e mezzo di reclusione per i fatti commessi quando era ancora minorenne. Era il settembre del 2021, quando - stando all’accusa, aveva aggredito e rapinato nei bagni di piazza Roma il figlio minorenne della “mamma coraggio”, Patrizia Guerra, dei City Angels. Era stato strattonato, preso per il collo e raggiunto da un pugno sullo stomaco. Il bullo gli aveva preso i soldi dallo zaino, neanche 20 euro. Nell’ambito del processo, al rapinatore era stato concesso dal giudice un periodo di messa alla prova della durata di due anni. Messa alla prova risultata fallita, considerando che ad ottobre è arrivata la condanna. La sentenza, divenuta definitiva nel marzo scorso, è stata sospesa in attesa di decidere dove poter scontare la pena. In questo lasso di tempo, stando all’accusa, il giovane (difeso dall’avvocato Aldo Sichetti) dopo essere scappato dalla comunità avrebbe fatto un’incursione a Portonovo. 


A metà luglio il ragazzo è stato individuato dalla polizia dopo aver commesso un furto a Portonovo. Assieme a un complice, di poco maggiorenni, ha rubato cellulare e portafogli dallo zaino di un ragazzo che era andato a fare il bagno. La refurtiva è stata recuperata dagli agenti e riconsegnata alla vittima. E il 18enne nigeriano è stato denunciato. Inoltre, il questore gli aveva anche imposto il Daspo urbano: niente più accesso all’area della baia e del Poggio per un anno. Per il nigeriano, scartata dal tribunale l’ipotesi di poter scontare la pena in comunità, si sono aperte le porte del carcere.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico