La rabbia del fratello al funerale:«Michele, ti hanno ucciso a sangue freddo. Abbiamo perso una persona innocente»

La rabbia del fratello al funerale:«Michele, ti hanno ucciso a sangue freddo. Abbiamo perso una persona innocente»
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ANCONA  - Una folla unita dal dolore, dal ricordo e dall’affetto verso «una persona speciale», capace di piantare nel cuore «il seme del sorriso». In più di mille, ieri pomeriggio, si sono ritrovati alla chiesa dei Cappuccini per l’ultimo saluto a Michele Martedì, il parrucchiere di 26 anni accoltellato in via Maggini la mattina dell’Immacolata da un suo ex compagno di scuola, ora in carcere

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All’arrivo del feretro, in legno chiaro, gli amici hanno esposto un mega striscione biancorosso con la scritta “Ciao Mig”, lasciando sulle scale della chiesa magliette calcistiche indossate dal 26enne e quella dell’Inter, sua squadra del cuore. Non tutti, per le restrizioni Covid, hanno seguito l’omelia in parrocchia. La maggior parte dei presenti ha ascoltato la celebrazione nel piazzale esterno, grazie alla filodiffusione. Impossibile trattenere la commozione e le lacrime. Don Franco Marchetti ha ricordato il passo del Vangelo che racconta l’eclissi della crocifissione, quando il cielo da mezzogiorno fino alle tre si tinse di buio.


Una oscurità che «si ripete ancora oggi e piomba sulle nostre case, sulle strade della città, sulla strada vicino casa» ha detto il parroco, facendo riferimento al vialetto dove ha perso la vita Michele, ucciso «nel giorno dell’Immacolata. In quel momento a lui è stato rubato tutto, portato via tutto, anche gli affetti più belli». Alla fine della cerimonia è stata letta la lettera scritta dal fratello minore, Mattia: «L’8 dicembre mio fratello è stato ucciso a sangue freddo, in modo feroce e premeditato da un suo coetaneo, a pochi passi da casa, mentre passeggiava con il cane, senza alcun motivo sensato, per mano di un assassino che aveva maturato un ossessione nei suoi confronti. La rabbia e lo sconforto mi fanno domandare: perché l’uomo è così crudele e violento? Perché è successo a lui e non a qualcun altro? Che cosa avrei potuto fare per proteggere di più mio fratello? Questo mondo ha perso un’altra persona innocente. Ce la faremo, ve lo prometto. Ci vuole speranza, amore vero. Solo così, e cercando di avere giustizia, vivremo una vita migliore».

Lo scroscio di applausi è stato replicato con il feretro in uscita dalla chiesa. Il fratello maggiore, Marco, ha ringraziato tutti per «l’affetto ricevuto. Abbiamo capito quanto Michele era benvoluto». Le lacrime senza fine di mamma Patrizia: «Abbracciate sempre i vostri figli, non basta mai. Abbracciateli anche quando vi allontanano». «Facevi fiorire il seme del sorriso ogni volta che eri presente» il ricordo di un amico. «Non ci sei più fisicamente, ma sei sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri. Eri una persona speciale». 

 

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Corriere Adriatico